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HILAEIRA

di G. Scichilone - Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)
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HILAEIRA (῾Ιλάειρα)

G. Scichilone

Figlia di Leucippo e Philodike, H. - insieme alla sorella Phoibe - è protagonista del famoso mito del ratto delle Leucippidi (v.) da parte dei Dioscuri. Le tradizioni classiche di questo, danno H. come sposa di Castore, ma una di esse, raccolta in Properzio (Eleg., i, 2, 15), la considera sposa di Polluce. Nulla sappiamo della fine di H. se non che ricevette - insieme a Phoibe - un culto particolare in Sparta.

Nelle innumerevoli rappresentazioni figurate del ratto delle Leucippidi non esiste una differenziazione iconografica delle due figure di H. e Phoibe; in un caso, tuttavia, troviamo indicato il nome di ambedue le protagoniste. Si tratta della celebre hydrìa di Meidias nel British Museum (Inv. E 224) nella quale H. (indicata come Helera, ῾Ελέρα) è rappresentata sulla quadriga guidata da Polluce, sorretta da quest'ultimo che ha lanciato i cavalli al galoppo. Una iconografia specifica potrebbe esser quella nella quale H. è rappresentata come giocatrice di astragali (vedi s. v. Hileaira), ma essa, oltre ad esser fondata su una identificazione ipotetica, non trova giustificazione alcuna nelle fonti a noi note.

Bibl.: Drexler, in Roscher, I, 2, c. 2658 (1); A. B. Cook, Zeus, vol. II, 2, Cambridge 1925, p. 1015, nota 7; P. Grimal, Dict de la Mythologie Grecque et Romaine, Parigi 1951, pp. 210, 226, 260, 371; J. D. Beazley, Red-fig., p. 831, n. 1

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