HIPPOTES

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

HIPPOTES (῾Ιππότης)

G. Scichilone

Figlio di Creonte e fratello di Creusa, successe al padre nel regno di Corinto dopo che quello, insieme con la figlia, rimase vittima della vendetta di Medea (v.). Secondo alcune fonti, allora, H. condusse quest'ultima dinanzi al tribunale ateniese che, tuttavia, la lasciò libera. Figura secondaria anche nello stesso mito di Medea, egli non compare in nessun altro luogo della tradizione.

Molto generica è l'unica rappresentazione figurata a noi nota, il celebre cratere àpulo di Medea della fine del IV sec. conservato nel museo di Monaco. In esso vediamo H. coperto di una corta clamide, con la spada al fianco, mentre cerca di soccorrere la sorella che giace riversa su un seggio (il trono stesso ?) accanto a Creonte; egli regge con ambedue le mani la corona poggiata sul capo di Creusa.

Bibl.: Stoll-Drexler, in Roscher, I, 2, col. 2692 (3); Furtwängler-Reichold, Griechische Vasenmalerei, tav. XC; A. B. Cook, Zeus, vol. I, Cambridge 1914, p. 251 e nota 5, tav. XXII; L. Séchan, Études sur la tragédie grecque dans ses rapports avec la céramique, Parigi 1926, pp. 405-406, 419, 421, tav. VIII; P. Grimal, Dictionnaire de la Mythologie Grecque et Romaine, Parigi 1951, p. 213 (2).

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