HIROSHIMA

Enciclopedia Italiana (1933)

HIROSHIMA (A. T., 101-102)

Marcello MUCCIOLI
Hidero SIMOTOMAI-TANAKADATE

Città del Giappone meridionale, capoluogo della provincia omonima. Situata su un piano alluvionale alla foce del fiume ōta, in posizione magnifica, protetta da numerose alture dai venti del nord, la città appartenne in antico a Taira-no-Kiyomori (sec. XII) e passò, nel sec. XVII, in feudo alla famiglia Asano, che la tenne fino al 1871, sviluppandosi attorno al castello di questa, che ospitò l'imperatore durante la guerra cinogiapponese (1894-95). Connessa con una ferrovia a Ujina, località della costa che le serve di porto, H. coi suoi 270.365 ab. (1931), è centro di produzione e di attivissimo commercio di lacche, bronzi e altri oggetti d'arte, seterie, ombrelli, ostriche, nori (un'alga commestibile), ecc. Fra le cose notevoli sono i resti dell'antico castello feudale, il parco degli Asano e il giardino pubblico coi templi (Nigi-tsu-jinja) dedicati agli antenati di quella famiglia. È sede di corte d'appello, d'un tribunale, d'un comando di divisione e di numerose scuole. A ovest, assai vicina, è la pittoresca isoletta di Itsukushima, detta anche Miyajima, uno dei tre gioielli panoramici (san-kei, i tre panorami) del Giappone. Tutta coperta di conifere e di aceri, con una temperatura mitissima, assai frequentata come stazione balneare, è meta di pellegrinaggi al suo tempio shintoista, uno dei più famosi dell'impero; la tradizione lo ritiene costruito sotto il regno dell'imperatrice Suiko (593-628 d. C.).