Holbein, Hans, il Giovane

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Pittore e incisore (Augusta 1497 - Londra 1543). Allievo del padre, Hans il Vecchio, nelle sue opere si percepiscono chiari influssi del repertorio formale del Rinascimento italiano. In contatto con la cerchia umanistica erasmiana, acquistò fama di ritrattista, mostrando finezza di indagine psicologica ed elevatissima abilità tecnica (Sir Thomas More, 1527, New York, Granger collection).

Vita

In stretto rapporto con H. Burgkmair, a diciassette anni si trasferì a Basilea, poi (1517) a Lucerna (vi dipinse l'affresco della casa del sindaco Jacob von Hertenstein); in quell'anno diede i primi disegni per vetrate. H. conobbe sicuramente l'opera di M. Grünewald a Isenheim. Si è supposto che abbia anche viaggiato in Italia tra il 1517 e il 1519, ma ciò è secondo alcuni da escludere, benché si trovino nelle sue opere elementi di derivazione lombarda e padovana; conobbe l'arte italiana soprattutto attraverso incisioni. Dal 1516 illustrò i libri di Froben, editore di Erasmo da Rotterdam, ed entrò in contatto con la cerchia umanistica erasmiana. Nel 1519 era nuovamente a Basilea, dove trovò influenti mecenati (J. Meyer, B. Amerbach, Erasmo) e si sposò; fu poi intorno a Costanza, indi (1524) in Francia (fu ad Avignone, a Lione, a Bourges e nella Loira) e nel 1526 partì da Basilea alla volta dei Paesi Bassi. Trasferitosi in Inghilterra, fu ospite di Tommaso Moro e vi acquistò fama di ritrattista. Nel 1528 ritornò a Basilea; nel 1532 è nuovamente documentato a Londra. Divenne (dal 1537) pittore aulico di Enrico VIII. Morì a Londra, di peste.

Opere

Nei suoi ritratti H. mostra una finezza di indagine psicologica e una precisione tecnica superiori a quelle che si riscontrano nel padre. Ciò è già evidente nei ritratti del borgomastro Meyer e della consorte (1516; Basilea). Altri ritratti celebri sono quelli di Erasmo da Rotterdam e di Anna di Cleve (museo del Louvre); i ritratti di Enrico VIII, di s. Tommaso Moro, dell'arcivescovo di Canterbury. Gli affreschi nel Palazzo Comunale di Basilea (1521) sono scomparsi; ma a quel periodo appartiene una pala con otto scene della passione (polittico di Friburgo), la predella con Cristo morto (1521; Basilea) e la Madonna di Soletta (1522). In Francia eseguì le due serie di incisioni in legno Imagines mortis e Icones Veteris Testamenti. Sue opere importanti sono anche nelle collez. di Berlino, Firenze, Francoforte, L'Aia, Parigi, Londra; le principali collezioni di disegni (celebri le serie di ritratti) a Basilea, Londra, Windsor.

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