Greeley ‹ġrìili›, Horace. - Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. Fondò e diresse in seguito altri giornali, letterarî e di partito (whig): il New Yorker (1834), The Jeffersonian (1838), The Log Cabin (1840); infine fondò nel 1841The New York Daily Tribune, di cui fu sempre direttore, e che, unito a The Weekly Tribune, esercitò un'influenza senza precedenti nella storia del giornalismo americano. Seguace del socialismo fourieristico, G. propugnò dal suo giornale le più radicali riforme, ispirate a nobili ideali umanitarî, rafforzando, durante la guerra di secessione, il sentimento antischiavistico nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872), rimase soccombente anche per l'impopolarità che gli procurò l'appoggio del partito democratico. Negli Essays des igned to elucidate the science/">science of political economy (1870) e in altri scritti sostenne con calore il protezionismo.
Giornalista e uomo politico americano, nato a Amherst (New Hampshire) il 3 febbraio 1811, morto a New York il 29 novembre 1872. Figlio di un agricoltore, dopo i primi studî si fece operaio tipografo, dapprima presso The Northern Spectator di East Poultney (Vermont), più tardi a Jamestown, a Lodi (New ...