Horemheb

Dizionario di Storia (2010)

Horemheb


Ultimo faraone della XVIII dinastia (1323-1295 a.C.). Pose fine a un periodo travagliato della storia egiziana (eresia amarniana), segnando l’ascesa dei militari al potere (età ramesside). Era stato comandante in capo dell’esercito sotto il faraone Tutankhamon e per lui aveva condotto missioni diplomatiche e spedizioni militari in Palestina. Non aveva sangue reale e, dunque, nessuna aspettativa di salire al trono. Per questo attribuì a un oracolo del dio Ammone la sua scelta come sovrano. Divenuto faraone, ristabilì nel Paese l’ordine e la legalità che nel periodo amarniano si erano deteriorati. Iniziò la demolizione della città di Akhetaton (Tell el-‛Amarna), che era stata sede dell’eresia, ed ebbe un’intensa attività di costruttore sia a Menfi sia a Tebe. Prima di divenire faraone si era fatto costruire una tomba a Saqqara, ma fu sepolto nella Valle dei re in una tomba la cui decorazione, non finita, richiama lo stile dell’arte amarniana.

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