I nuovi orizzonti energetici della Bolivia

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)

La Bolivia ha intenzione di realizzare, entro il 2022, tre grandi progetti idroelettrici per la produzione di energia, denominati Cachuela Esperanza, Rio Grande, La Bela, per un costo previsionale di circa 10,3 miliardi di dollari.

Il programma di industrializzazione del settore degli idrocarburi prevede un impianto di fertilizzazione in Chapare, nel centro Bolivia, per 500.000 tonnellate metriche annue, sino al 2015, dal costo di 700 milioni di dollari. Tra il 2013 e il 2018 un investimento di 1,2 miliardi di dollari sarà destinato alla creazione di un impianto petrolchimico per la produzione di etilene e polietilene, rispettivamente di 400.000 e 250.000 tonnellate metriche annue.

Entro il 2015, inoltre, sarà operativo un impianto di liquefazione di gas naturali dal costo di 675 milioni di dollari, che permetterà la produzione di 15.000 barili al giorno.

Per il trasporto degli idrocarburi sono stati progettati e in parte già costruiti quattro canali principali, appaltati all’Industria statale di trasporto (Ypfb) per un investimento di 287 milioni di dollari. Il progetto riguarda la fase 2 del Gasdotto Carrasco-Cochabamba (Gcc), la fase 3 del Gasdotto Altiplano (Gaa) da Senkata, vicino La Paz, a Rio Grande, l’espansione della linea Villamontes-Tarija (Gvt) e il gasdotto Juana Azurduy, che collegherà Argentina e Bolivia.

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