ideologia Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in
L’attività di opposizione svolta dagli idéologues sulla stampa e in alcuni organi rappresentativi come il Tribunato suscitò l’ostilità di N. Bonaparte, che iniziò a usare la parola ‘ideologo’ in senso dispregiativo, intendendo con essa l’intellettuale dottrinario e astratto, privo di qualsiasi senso della realtà. Tale significato divenne prevalente e fu ripreso da K. Marx e F.
Nel corso del Novecento, il concetto di i. ha progressivamente assunto un significato neutrale, passando a indicare qualsiasi insieme di idee e valori sufficientemente coerente al suo interno e finalizzato a orientare i comportamenti sociali, economici o politici degli individui. In questa accezione, i. è divenuto un termine generico, che può essere applicato a qualsiasi dottrina politica, a movimenti sociali caratterizzati da un’elaborazione teorica, a orientamenti ideali-culturali e di politica economica e sociale. Accanto a questo significato generico, il termine ha tuttavia conservato un significato più specifico e ristretto, che viene utilizzato per indicare dottrine e movimenti politici precisi (comunismo, nazismo, fascismo), accomunati da alcune caratteristiche: la presenza di un retroterra teorico più o meno elaborato, che pretende di fornire una spiegazione esaustiva (e definitiva) dei processi storici e sociali; il tentativo di trasformare totalmente la società e l’uomo, secondo un preciso modello; l’intensa partecipazione emotiva dei militanti, spesso simile alla ‘fede religiosa’; il ruolo-guida di un partito dotato di una ferrea e capillare organizzazione.