IDROSILURANTE

Enciclopedia Italiana (1933)

IDROSILURANTE

Guido Guidi

. È il nome di speciali idrovolanti (v.), destinati al lancio di siluri. Impropriamente, nell'uso comune, sono stati chiamati idrosiluranti anche i motoscafi antisommergibili.

Già negli ultimi tempi di guerra non era sfuggito il grande vantaggio che avrebbero potuto avere le operazioni di siluramento, sia per la velocità e la rapidità d'azione consentita ai mezzi aerei, sia per poter essi facilmente superare qualsiasi genere di sbarramento e di difesa subacquei: ostacoli insormontabili ai mezzi navali o ai sottomarini. Numerose esperienze avevano confermato che il lancio del siluro ordinario, se effettuato volando con traiettoria rettilinea orizzontale e a bassa quota, dell'ordine di qualche metro, avveniva in modo assolutamente normale ed esatto di puntamento, anche contro un bersaglio in moto.

I sistemi di applicazione dei siluri sono varî, a seconda dei tipi d'idrovolanti sui quali vengono montati. Nei tipi a galleggianti il siluro è applicato nella regione ventrale della fusoliera; nei tipi a doppio scafo è applicato sotto l'ala fra i due scafi; negl'idrovolanti a scafo unico l'applicazione vien fatta sia lateralmente allo scafo, sia al disotto di esso in una speciale galleria praticata nel fondo. L'applicazione del siluro venne fatta anche su apparecchi terrestri, per i quali essa riesce più facile, potendosi utilizzare la cavità della fusoliera, senza bisogno di chiusure a tenuta d'acqua (v. aeroplano). Per lanciare il siluro lo si lascia cadere orizzontalmente, perché la velocità della quale è già dotato, cioè la stessa velocità dell'aeromobile, basta per il primo impulso. Poi il siluro funziona come se fosse stato lanciato da una nave. Negli ultimi tempi ai siluri destinati a essere lanciati da aeromobili sono state apportate alcune modifiche, particolarmente al sistema giroscopico e di governo, nell'intento di conferire a tali organi una maggiore robustezza ed efficienza, necessarie nell'istante del primo contatto con l'acqua, quando il lancio sia stato effettuato da quota un po' troppo alta.

Le discussioni circa la possibilità d'impiego di questo nuovo mezzo d'offesa contro le navi sono tutt'ora vivacissime fra i tecnici navali e aeronautici, sostenendo alcuni la maggiore efficacia del bombardamento dall'alto, che non obbliga il velivolo a discendere quasi alla superficie dell'acqua ed esporsi quindi al fuoco di buona parte delle artiglierie di bordo, e che resta sempre efficace anche se la bomba non colpisce il bersaglio purché esploda in vicinanza di esso.

V. tav. CLVIII.