SEMMELWEIS, Ignác Fülöp

Enciclopedia Italiana (1936)

SEMMELWEIS, Ignác Fülöp

Luigi Torraca

, Ostetrico, nato a Buda (Ungheria) il 17 luglio 1818, morto a Vienna il 14 agosto 1865. Allievo di J. Skoda e di K. Rokitansky, divenne nel 1846 assistente nel primo reparto ostetrico dell'Allgemeines Krankenhaus di Vienna. In questa qualità ebbe agio di studiare la natura della febbre puerperale, giungendo alla conclusione che essa fosse causata da sostanze organiche decomposte, che potevano provenire tanto dal cadavere che dal vivente affetto da malattie producenti decomposizione delle sostanze organiche. Le idee del S., sebbene sostenute da K. Rokitansky, da J. Skoda e da F. Hebra, incontrarono la più viva opposizione da parte dei più reputati ostetrici del tempo come F. W. Scanzoni e G. Braun e dello stesso R. Virchow. Perdette il posto e dovette abbandonare Vienna (1850). Recatosi a Budapest, nel 1855 divenne professore di ostetricia in quella università. Nel 1861 pubblicò il suo celebre libro Die Aetiologie, der Begriff und die Prophylaxis des Kindbettfiebers (Budapest e Vienna) che fu anch'esso oggetto di aspri attacchi ai quali egli rispose con alcune "Lettere aperte". Avvilito da questa opposizione, diede segni di pazzia. Ricondotto a Vienna (1865), vi morì in manicomio quasi subito di setticemia, in seguito alle ferite prodotte dalle percosse subite.

È merito grandissimo del S. di avere, in primo luogo, riconosciuto nella febbre puerperale un'infezione generale del sangue; in secondo luogo, di aver scoperto che questa infezione penetra nell'organismo attraverso lesioni di continuo, in seguito a contatto delle mani impure, di chi osserva e assiste le partorienti, e infine di aver mostrato come il pericolo del contagio può essere evitato, o per lo meno diminuito, mediante la disinfezione delle mani dell'ostetrico, degli strumenti, delle medicature. Né il fatto che tali concetti erano stati espressi, già qualche anno prima, da Oliver W. Holmes (On the Contagiousness of Puerperal Fever, in N. England Quart. Journ. Med. and Surg., Boston 1842-43) infirma il merito del S., perché questi non conosceva la comunicazione dell'americano. Sebbene abbia limitato le sue osservazioni al campo dell'ostetricia il S. va considerato un pioniere delle dottrine dell'asepsi e dell'antisepsi, e la tragedia della sua vita ne fa un martire del pensiero scientifico.

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