AFFANNI, Ignazio

Enciclopedia Italiana (1929)

AFFANNI, Ignazio

Giovanni Copertini

Pittore, nato a Parma il 22 marzo 1828, morì a Fidenza il 29 luglio 1889. Allievo nell'Accademia di belle arti parmense del Callegari, del Pescatori, del Gaibazzi e dello Scaramuzza, compì la sua educazione artistica studiando e copiando le opere del Correggio e di Tiziano. Vinto il pensionato artistico nel 1839 col saggio Bramante presenta Raffaello a Giulio II (Parma, R. Galleria), si recò a Firenze, dove rimase alcuni anni, inviando a Parma, come saggio di pensione, nel principio del 1862, La figura di Jefte (Parma, R. Galleria). In breve la fama gli procacciò titoli onorifici e ricchezze. Queste ultime dilapidò per soverchia generosità e disordine di vita cosicché finì i suoi giorni in un istituto di mendicità. La sua opera migliore, Girolamo Savonarola in carcere, ebbe l'onore di rappresentare l'Italia all'esposizione universale di Vienna, nel 1869. La R. Galleria di Parma conserva anche di lui un autoritratto e Rebecca che guarda il monile donatole (1863); altre sue opere si trovano in Parma presso privati. La decorazione ad affresco nella cripta del Duomo di Parma, con Episodî della vita di S. Bernardo, è fra le sue opere più discusse. Fu artista fecondo, e seppe, con un sapore di dolce romanticismo, trattare soggetti biblici e storici, e renderli piacevoli con finezze d'accordi cromatici.

Bibl.: C. Carraglia-G. Ferrari, Omaggio al pittore I. A. per l'inaugurazione della sua lapide commemorativa, Parma 1904; St. Lottici, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v.

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