Imitazione di Cristo (Imitatio Christi)

Dizionario di filosofia (2009)

Imitazione di Cristo (Imitatio Christi)


Imitazione di Cristo

(Imitatio Christi) Libro di pietà del cristianesimo, celebre fin dal basso Medioevo e solitamente ascritto a Tommaso da Kempis (1380-1471), ma attribuito anche a Gersone di Vercelli o a Jean de Gerson. L’opera, svolta in forma di dialogo tra Dio e l’anima del credente, trae il titolo dal 1° cap. del 1° libro (De imitatione Christi et contemptu omnium vanitatum mundi) ed è composta da quattro libri: Admonitiones ad spiritualem vitam utiles; Admonitiones ad interna trahentes; De interna consolatione; De sacramento altaris (in forma dialogica tra «il diletto» e «il discepolo»). Il testo, di origine monastica forse benedettina, contiene precetti per una intensa vita interiore (libri 1°-2°), che si chiarisce come vita di grazia (libro 3°), alimentata dalla consuetudine eucaristica (libro 4°). L’esperienza religiosa si edifica nella mortificazione e si completa nella pratica quotidiana delle virtù cristiane, culminando nell’unione con Cristo in uno slancio d’amore.

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