Calzaturiera, industria

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

calzaturiera, industria


Attività produttiva del settore secondario dell’economia volta alla produzione di calzature. L’origine dell’industria c. in Italia risale alla fine del 19° sec., quando con l’introduzione a Venezia di macchine provenienti dagli USA, che detenevano il monopolio nel settore, si industrializzò il ciclo artigianale di produzione delle scarpe. Il decollo industriale ebbe inizio nel 1898, quando L. Voltan allestì a Stra la prima fabbrica interamente meccanizzata. L’industria c. italiana progredì con una certa difficoltà nei primi due decenni del Novecento, collocando la quasi totalità della produzione sul mercato interno. Fu nel secondo dopoguerra che si registrò un elevato tasso di espansione: da un minimo di 32,3 milioni di paia nel 1951 la produzione passò a 102 milioni nel 1961, a 353,9 milioni nel 1971 e a 504,5 milioni nel 1982. Nel corso dei decenni a seguire, l’Italia, da una posizione marginale, ha raggiunto i vertici mondiali, superando da sola la produzione c. complessiva di tutti gli altri Paesi della UE e divenendo il maggior produttore del mondo di calzature pregiate. Le ragioni di questo successo sono da attribuire a diversi fattori, tra cui la moda, che pone il made in Italy all’avanguardia, il tipo di tecnologia produttiva molto avanzata, la tradizionale accuratezza delle lavorazioni e l’adozione di materie prime molto pregiate. Nel 2011, nonostante la crisi e la diminuzione dei volumi globali di produzione, l’industria c. è riuscita a mantenere il valore delle sue esportazioni, testimoniando l’alto livello di specializzazione raggiunto.

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