INGUSCETIA

Enciclopedia Italiana (1933)

INGUSCETIA (A. T., 73-74)

Giorgio Pullè

Nel luglio 1924 venne costituito, entro l'ambito della Caucasia settentrionale, il territorio autonomo dell'Inguscetia, situato tra la Cecenia a E., l'Ossetia settentrionale a O., la Cabardia Balcaria a N. e la Georgia a S. Si estende perciò su parte del versante settentrionale del Caucaso, raggiungendone la linea di cresta a oriente del Kazbek sulla sezione orientale della vallata di Vladikavkaz, e su piccola parte della pianura cabardina. La zona montuosa è molto accidentata, con vallate profonde, versanti ripidi, cime ardite, superiori spesso ai 4000 m.; la zona di pianura non supera invece i 200 m. Il clima è perciò molto vario; le precipitazioni atmosferiche oscillano, annualmente, fra i 500 e gli 840 mm. e cadono fra la fine della primavera e la metà dell'estate. L'alta e media montagna è coperta da foreste di conifere, miste a latifoglie; le vallate della zona meno elevata, nelle quali le precipitazioni sono scarse, hanno solamente pascoli estivi; nella pianura l'aridità è maggiore e il suolo passa gradualmente dai terreni cosiddetti di colorazione castana, alle terre nere con tipica vegetazione di steppa.

Gl'Ingusceti, divisi nelle tribù dei Zamuri, Galgai, Nasranov, ecc., furono durante il sec. XI soggetti ai Georgiani, ma poi vennero conquistati dai Cabardi, che li oppressero al punto da indurli a sottomettersi volontariamente ai Russi nel 1770; musulmani sunniti, si unirono però ai rivoltosi comandati da Sciamil. Caratteristici sono i loro villaggi di montagna, con robuste torri, alte circa m. 25, erette a scopo di difesa; infine l'Inguscetia è importante per gli studî archeologici e preistorici poiché nel suo territorio si ritrovano moltissime tombe con oggetti e utensili in bronzo e in ferro e cadaveri mummificati.

La popolazione attuale ammonta a 82.000 ab. circa, il 30% dei quali è dato da Ingusceti. L'istruzione è scarsissima, i costumi ancora rozzi, specialmente fra i montanari; occupazioni principali sono la coltivazione del mais, delle patate, dei meloni e dei cocomeri, ecc., e l'allevamento delle pecore (55.000), dei bovini da lavoro (50.000), dei cavalli (21.600) che forniscono il latte, le lane e i cuoi necessarî ai bisogni locali. Si sono scoperti giacimenti di petrolio, di rame e di piriti. Le industrie hanno carattere casalingo; esiste una sola, ma importante fabbrica di alcool. La ferrovia di Vladicavkaz è l'unica rapida comunicazione per la Russia meridionale.