Insaponarsi

Enciclopedia Dantesca (1970)

insaponarsi

Angelo Adami

È una sola volta, in Pd XXXI 9 come schiera d'ape che s'infiora / una fïata e una si ritorna / là dove suo laboro s'insapora: la schiera degli angeli vola da Dio alla candida rosa dei beati come uno sciame di api che ora va a suggere il nettare dei fiori, ora fa ritorno all'alveare, dove il frutto della sua fatica (il nettare) " prende sapore " di miele.

Nei commenti: " quia ibi laborat in conficiendo mel sapidissimum et dulcissimum " (Benvenuto); " le pecchie si dilettono dell'odore de' fiori e concepono il miele; così gli angeli si dilettono dell'odore delle buone opere de' santi uomini e quella soavità ne portano a Dio " (Landino).

La similitudine appare ispirata da Virgilio Aen. VI 706 ss. " Hunc circum innumerae gentes populique volabant, / ac velut in pratis ubi apes aestate serena / floribus insidunt variis et candida circum / lilia funduntur ".