INTERAZIONISMO SIMBOLICO

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

INTERAZIONISMO SIMBOLICO

Roberto Cipriani

Corrente del pensiero sociologico, di origine statunitense, che privilegia l'analisi dell'azione sociale come attività capace di mettere in rapporto gli individui fra loro, nel più vasto contesto sociale. Ciò grazie soprattutto all'attribuzione di un significato a ogni fase o parte di tale azione, che viene letta in tal modo come dotata di senso ed espressa principalmente in forma simbolica. L'oggetto principale di approccio da parte degli interazionisti simbolici, dunque, riguarda l'interpretazione di ciò che vuol dire il comportamento altrui.

La conseguenza più evidente di una simile impostazione è l'importanza attribuita al soggetto nella costruzione di valori e principi di orientamento all'azione. Ciò che emerge, essenzialmente, è il ruolo dell'individuo sociale, tale da rovesciare il vecchio rapporto durkheimiano tra società e singoli. Non è la società a condizionare l'agire individuale, ma è piuttosto quest'ultimo l'oggetto su cui concentrare l'indagine sociologica. In tale protendersi del ricercatore verso il soggetto si verifica una forte interazione che esalta il momento investigativo, anzi ne diviene la ragion d'essere primaria.

In questo quadro d'assieme si collocano le dinamiche relative alla vita quotidiana, terreno privilegiato dall'analisi interazionista simbolica che vede in essa indizi, simboli e significati fortemente illuminanti la ricerca sul campo.

L'i.s. ebbe a svilupparsi soprattutto nella cosiddetta scuola di Chicago, che operò specialmente negli anni Trenta anche se la sua massiccia diffusione si registrò successivamente, negli anni Cinquanta e Sessanta, in consonanza con l'emergere di sociologie alternative, critiche, radicali, contestative dell'establishment dominante legato al funzionalismo. Fu H. Blumer (1969) a usare in modo specifico la nozione d'i. simbolico.

Un concetto fondamentale per lo sviluppo dell'i.s. è quello relativo alla ''definizione della situazione'' che coinvolge gli individui in rapporto fra loro. In pratica è questo il modo di reagire degli individui che tendono a interpretare le azioni altrui. Tuttavia vi è un'importante mediazione offerta dai simboli e dal significato delle azioni poste in condizioni di reciprocità tra di loro. Dunque gli individui sociali interpretano gli altri appunto per interagire con essi. Nasce anche da qui la prospettiva dell'etnometodologia.

Bibl.: H. Blumer, Symbolic interactionism: perspectives and method, Englewood Cliffs (N.J.) 1969, Berkeley 1986; B.N. Meltzer, J. Petras, L.T. Reynolds, Symbolic interactionism: genesis, varieties and criticism, Londra 1975 (trad. it., L'interazionismo simbolico, Milano 1980); J.G. Mains, B.N. Meltzer, Symbolic interaction: a reader in social psychology, Boston 19783; P. Rock, The making of symbolic interactionism, Totowa 1979; Interazionismo simbolico, a cura di M. Ciacci, Bologna 1983; C.J. Couch, S.L. Saxon, M.A. Katovich, Studies in symbolic interaction: the Iowa School, 2 voll., Greenwich (Conn.) 1986; N.K. Denzin, Interpretative interactionism, Newbury Park 1989; J.P. Hewitt, Self and society: a symbolic interactionist social psychology, Needham Heights 19915; K. Plummer, Symbolic interactionism, 2 voll., Aldershot 1991; J.M. Charon, Symbolic interactionism, Englewood Cliffs 19924; N.K. Denzin, Symbolic interactionism and cultural studies: the politics of interpretation, Oxford 1992; L.T. Reynolds, Interactionism: exposition and critique, Dix Hills 19923. Riviste: Symbolic interaction (1977-); Studies in symbolic interaction (1978-).

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