DUCA, Ion

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

DUCA, Ion


Uomo di stato romeno, nato a Bucarest il 20 dicembre 1879, assassinato a Sinaia il 29 dicembre 1933. Studiò a Bucarest e a Parigi, e si addottorò in giurisprudenza; fu avvocato, giudice, poi, nel 1907, alla direzione delle banche popolari romene, segnalandosi come organizzatore. Eletto in quello stesso anno deputato, militò nel partito liberale, acquistando presto influenza. Ministro dell'Istruzione e dei Culti nel gabinetto di Jonel Bratianu del 1914, ritornò al potere con lui nel novembre 1918 e come ministro dell'Agricoltura propose e sostenne la legge sulla molto discussa riforma agraria. Col Bratianu fu ministro degli Esteri dal 1922 al 1926, e si adoperò attivamente per concludere la Piccola Intesa e l'alleanza con la Francia; poi nel 1927 fu ministro degl'Interni e tale portafoglio conservò allorché, morto Jonel Bratianu, gli succedette come presidente del consiglio il fratello Vintila. Più abile o meno intransigente di questo, dopo il ritorno di Carlo II, il D. seppe, con manifestazioni di lealismo, acquistarsi la fiducia del re; e divenuto a sua volta capo del partito alla morte di Vintila Bratianu, poté ricondurre al potere il proprio partito, con il gabinetto da lui presieduto, il 14 novembre 1933. Fu tuttavia vivacemente contrastato dall'organizzazione nazionalista e antisemita delle "Guardie di ferro" (il D., francofilo in politica estera, aveva fatto, nell'ottobre 1930, dichiarazioni di rispetto dei diritti delle minoranze), mentre gravi scandali turbavano la coscienza pubblica: e da un membro di quell'organizzazione, lo studente Costantinesco, il D. fu ucciso a colpi di rivoltella.

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