CARAGIALE, Ion Luca

Enciclopedia Italiana (1930)

CARAGIALE, Ion Luca

Alessandro Marcu

Commediografo romeno, nato nel 1852, morto a Berlino nel 1912. Figlio di oscuri attori ambulanti, ebbe una vita assai movimentata e spesso avventurosa. Nel 1888, in seguito ai primi successi drammatici, fu nominato direttore del Teatro nazionale di Bucarest, carica che dovette presto lasciare. Autodidatta, già giornalista correttore, diresse fra il 1893 e 1896 due riviste umoristiche. Da quest'epoca in poi, giovandosi di una inaspettata eredità, divise la sua girovaga esistenza fra Bucarest e Berlino. Spirito originalissimo, acuto osservatore della vita umana nei suoi aspetti tragicamente comici, si giovò delle sue molteplici esperienze nelle sue prime commedie (1878-1885): D'ale Carnavalului (Scherzi del carnevale), O noapte furtunoasă (Una notte burrascosa), Conul Leonida faôă cu reacôiunea (Il sor Leonida di fronte alla reazione). Nel 1884-1885 dava il suo capolavoro, O scrisoare pierdută (Una lettera smarrita). In tutte queste sue commedie e in altre minori, come nei suoi bozzetti in prosa, il C. fa una satira spietata della piccola borghesia. La demagogia dei politicanti senza scrupoli, fornisce però al commediografo i più ispirati argomenti. Verso il 1890 tentò anche il dramma di ambiente rusticamente naturalista, scrivendo la Năpasta (La sciagura), uno fra i più potenti lavori drammatici della moderna letteratura romena. Quasi contemporanea è la sua novella O făclie de Paòti (Il cero pasquale, 1892), capolavoro del genere, la cui atmosfera di incubo è da vicino imparentata con l'azione del dramma Năpasta. Raccolti in due volumi - Momente (Momenti, 1901) e Schiôe nouă (Nuovi bozzetti, 1910) - i racconti del C. ci conducono sia verso l'ispirazione naturalistica, sia verso la tendenza satirica delle commedie, sia infine verso alcuni temi presi in prestito dalla letteratura universale. Ma in tutti questi suoi lavori si fa viva la tendenza di mettere in ridicolo gli eccessi superficiali di un troppo affrettato processo di assimilazione delle influenze occidentali. Continuatore di V. Alecsandri (v.) col suo teatro sociale, il C. è oggi considerato come uno dei più geniali scrittori romeni, accanto all'Eminescu. Maestro della tecnica teatrale, vivace umorista, profondo conoscitore dell'anima umana e stilista impareggiabile, il C. ha dato alla letteratura romena due capolavori.

Bibl.: Le opere complete di C. sono state pubblicate in 3 voll. (Bucarest 1908). Per la bibliografia v.: Adamescu, Contribuôiune la bibliografia româneasca, Bucarest 1921-28, vv. 1-111.

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