IPERTRICOSI

Enciclopedia Italiana (1933)

IPERTRICOSI (dal gr. ὑπέρ "sopra" e ϑρίξ "pelo")

Nicola Pende

Il termine esprime l'eccessivo sviluppo così nell'uomo come nella donna di peli sul corpo (non s'applica all'eccessivo sviluppo di capelli nell'uomo e nella donna, o all'eccessivo sviluppo di peli della barba nell'uomo).

Nell'uomo si parla d'ipertricosi quando s'osservano sopraccigli molto folti e lunghi e tendenti a riunirsi sulla radice del naso, peli assai abbondanti e lunghi sulle braccia e avambracci e dorso della mano, sulle cosce e gambe, sul dorso, sul petto e sull'addome. L'ipertricosi maschile è l'accentuazione d'un carattere sessuale maschile secondario, e si riscontra in soggetti in cui funzionano eccessivamente le ghiandole endocrine che più concorrono allo sviluppo di tali caratteri sessuali, il testicolo, la corteccia surrenale, l'ipofisi anteriore, la tiroide. Nei fanciulli d'ambo i sessi un'ipertricosi può aversi anche per eccesso di funzione della ghiandola timo.

Nella donna l'ipertricosi vera, anormale o patologica, consiste nello sviluppo di peli esuberanti nel sopracciglio, sugli avambracci, sulle gambe, (nei casi più gravi sulle braccia e cosce) nonché, più raramente, in regioni ove i peli mancano normalmente, cioè sulla faccia, sul labbro superiore, intorno al mento, nel mezzo del petto e sull'addome. In questo caso si tratta d'ipertricosi a tipo mascolino, cioè d'un segno di eterosessualità o intersessualità, che può accompagnarsi ad altri caratteri mascolini, come voce grossa, sviluppo muscolare esagerato, eccesso o difetto d'istinto sessuale, sterilità, psicologia viriloide, ecc. Le cause d'ipertricosi viriloide nella donna sono o avvolte nei misteri dell'eredità o dovute a eccesso di funzionalità della ghiandola surrenale corticale, o del lobo anteriore dell'ipofisi, eccesso di funzionalità che a sua volta dipende talora da una semplice ipertrofia della ghiandola, talora da un tumore funzionante. Anche l'eccesso di funzione della tiroide e del timo possono determinare nella donna un certo grado d'ipertricosi, ma limitato alla foltezza dei sopraccigli, a un certo sviluppo di pelurie sul labbro superiore, al mento, alle regioni parotidee, attorno ai capezzoli, sugli arti. Anche tumori di cellule luteiniche dell'ovaio, che disturbano la secrezione normale di quest'organo, possono produrre ipertricosi viriloide.

La cura è regolata dai concetti patogenetici su esposti, e può essere coadiuvata dall'uso sapiente del radium per distruggere il bulbo dei peli anormali di certe regioni visibili.