Isonzo

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Fiume delle Alpi Orientali (136 km; bacino 3460 km2). Nasce in Valle Trenta, a quota 1100 m, e sfocia nel Golfo di Panzano a E della Laguna di Grado. La sua alta e media valle (in territorio sloveno) è per lo più incassata. Giunto in pianura l’I. perde parte delle sue acque, mentre più a valle riceve varie risorgive. Il suo percorso lambisce le località slovene di Plezzo, Caporetto, Tolmino, e Nova Gorica, entra poi in territorio italiano presso Gorizia. I principali affluenti sono: sulla sinistra il Rio Lepena, l’Idria e il Vipacco; sulla destra la Coritenza, l’Učja e il Torre.

Il fiume e la valle dell’I. hanno sempre avuto notevole importanza militare, come chiave strategica per l’accesso alla pianura veneta. Così fu sin dall’Alto Medioevo, quando Teodorico, dopo un’aspra battaglia (489) contro Odoacre, riuscì a varcare l’I. con le sue genti, aprendosi la via alla successiva conquista dell’Italia. Nel 1477 l’I. costituì la linea disposta dalla Repubblica di Venezia a difesa del Veneto, contro l’incombente minaccia ottomana; tuttavia i Turchi riuscirono a passare, di notte, il fiume e i Veneziani ebbero la peggio. Durante la campagna del 1796-97 in Italia, Napoleone Bonaparte, deciso ad avanzare nel cuore dell’Austria, qui riuscì a circondare gli Austriaci e a costringerli alla resa. Ma nella storia militare d’Italia l’I. è soprattutto ricordato perché lungo il suo corso si svolsero, tra il maggio 1915 e l’ottobre 1917, le dodici grandi battaglie contro l’esercito austro-ungarico (favorito particolarmente dalla natura del terreno), nelle quali si compendia gran parte della Prima guerra mondiale sul fronte italiano.

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