ITUREA

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

ITUREA

Umberto Cassuto

. Regione della Siria fra il Libano e l'Antilibano e sulle pendici di queste montagne, che in età ellenistica e romana fu così denominata perché vi si erano stanziati, in un tempo imprecisato ma certo prima della metà del secolo II a. C., gli Iturei ('Ιτουραῖον o 'Ιτυραῖοι), popolazione di origine araba (Yĕṭūr, Gen., XXV, 15; I Paralip., I, 31; V, 19). Gli Iturei, estesisi a quanto pare verso il sud fino alla Galilea, furono combattuti e vinti da Aristobulo I re di Giudea (104-103 a. C.), il quale tolse loro una parte, probabilmente la parte meridionale, del loro territorio. Negli ultimi decennî prima della venuta di Pompeo gli Iturei appartenevano a un vasto organismo statale, retto dal tetrarca e sommo sacerdote Tolomeo figlio di Menneo, e avente per capitale Calcide. Tolomeo, che regnò fra l'85 e il 40 all'incirca, sembra avere allargato assai i confini del suo dominio; però Pompeo distrusse le sue fortezze sul Libano, e probabilmente ridusse il suo territorio a più ristretti confini. Messo a morte da Antonio il figlio e successore di Tolomeo, Lisania, sotto l'accusa di cospirazione coi Parti (34 a. C.), il dominio sembra essere andato gradatamente diviso in diversi staterelli, di cui conosciamo quattro: a) quello, comprendente le sorgenti del Giordano, che, morto il suo tetrarca Zenodoro (20 a. C.), fu da Augusto concesso a Erode, e poi alla morte di Erode fu incluso in quella parte della successione che toccò al figlio suo Filippo (S. Luca, III, 1); b) la regione di Abila (Abilene), che, morto o deposto il suo tetrarca Lisania (ibid.), fu da Caligola concessa ad Agrippa I (37) e da Claudio ad Agrippa II (53); c) la regione, probabilmente settentrionale, assegnata da Caligola a un Soemo (38), morto il quale (49) fu aggregata quasi per intero alla provincia romana di Siria; d) il regno di Calcide, assegnato da Claudio a un nipote di Erode, chiamato Erode anch'esso (41), e dopo la morte di questo passato ad Agrippa II.

Gl'Iturei, abili tiratori d'arco, furono adoperati in tale qualità da Cesare e da Antonio; più tardi, a partire dal tempo di Caligola, ci sono attestate spesso nell'esercito romano alae e cohortes ituree.

Bibl.: E. Schürer, Geschichte des Volkes Israel im Zeitalter Jesu Christi, I, 3-4, Lipsia 1901, pp. 707-725.

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