Illich ‹ìlič›, Ivan. - Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (
VitaProveniente da una famiglia ebrea di origine russo-dalmata, studiò teologia e filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di
Opere e pensieroIn uno tra i suoi testi più celebri, il già ricordatoDeschooling society (1971; trad. it. 1972), muovendo da una critica radicale della società produttivistico-consumistica propria del neocapitalismo, a cui la stessa scuola contribuisce educando alla passività spirituale e rendendo l'allievo ideologicamente e psicologicamente adatto a una società oppressiva, I. auspicò la "deistituzionalizzazione" dell'educazione, si dichiarò contrario alla tecnocrazia degli insegnanti di professione e propose un'alternativa "conviviale" che comportasse l'abolizione del titolo di studio e la scelta libera da parte dell'individuo dei compagni di studio, dei maestri, dei mezzi didattici. Oltre a quelli citati, tra i suoi altri scritti, quasi tutti pubblicati negli anni Settanta, si ricordano: Tools for conviviality (1973; trad. it. La convivialità, 1973); Energy and equity (1974; trad. it. 1974); H2O and the waters of forgetfulness: reflections on the historicity off "stuff" (1985; trad. it. 1988); ABC: the alfabetization of the popular mind/">mind (1988). Il suo testamento spirituale è nell'affascinante meditazione del Didascalicon di Ugo di San Vittore: In the vineyard of the text (1993; trad. it. 1994).