Roubaud, Jacques

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Scrittore francese (n. Caluire-et-Cuire, Rodano, 1932). Professore di matematica, è autore di poesie, romanzi, saggi, originali progetti narrativi, sempre influenzati dai suoi vasti interessi letterari e linguistici, e dai suoi studi matematici.

Vita e opere

Matematico, si è interessato giovanissimo alla poesia aderendo al collettivo Change, quindi collaborando alla rivista Action poétique ed entrando a far parte dell'OULIPO. Nelle sue raccolte l'aspetto ludico si accompagna a una ricerca sulla parola, la scrittura e la metrica, che si avvale del ricorso alla logica matematica: ε (1967), 361 poesie suscettibili di quattro diversi modi di lettura; Mono no aware: le sentiment des choses (1970), ispirata agli haikai giapponesi; Trente et un au cube (1973); Quelque chose noir (1986). Autore di romanzi (La belle Hortense, 1985, trad. it. 1989; L'enlèvement d'Hortense, 1987, trad. it. 1988; L'exil d'Hortense, 1990) e di complessi progetti narrativi in cui si fondono memoria e riflessione metaletteraria (Autobiographie, chapitre dix, 1977; Le grand incendie de Londres, 1989; La boucle, 1994), R. ha scritto anche saggi (La vieillesse d'Alexandre: essai sur quelques états récents du vers français, 1978; La fleur inverse: essai sur l'art formel des troubadours, 1986) e ha rielaborato la leggenda del Graal in Graal théâtre (in collab. con F. Delay, 3 voll., 1977-79) e Graal fiction (1978). Tra le altre pubblicazioni, si ricordano inoltre: Le chevalier silence, une aventure des temps aventureux (1997); Le crocodile (2001); Churchill 40 et autres sonnets de voyage (2004); Nous, les moins-que-rien, fils aînés de personne (2006).

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