POLK, James Knox

Enciclopedia Italiana (1935)

POLK, James Knox


Uomo di stato americano, nato nella contea di Mecklenbulg (Carolina Settentrionale) il 2 novembre 1795, morto a Nashville (Tennessee) il 15 giugno 1849. Figlio d'un colono irlandese che nel 1806 andò a stabilirsi nel Tennessee, si addottorò in diritto nel 1818; dedicatosi all'avvocatura, entrò ben presto nella vita politica, come deputato alla Camera del Tennessee, dal 1823-1825, e poi, dal 1825, come deputato alla Camera federale. Divenuto in breve capo del partito democratico, fu presidente della Camera dal 1835 al 1839; in quest'anno abbandonò il suo seggio per assumere la carica di governatore del Tennessee, che tenne dal 1839 al 1841. Finalmente nel 1844 fu scelto, dalla convenzione del partito democratico a Baltimora, come candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti; le elezioni volsero a suo favore e il 4 marzo 1845 egli s'insediava nella carica suprema della Confederazione. La presidenza P., durata sino al 1849, fu soprattutto caratterizzata dalla guerra col Messico, per il dominio del Texas, e dalle trattative con l'Inghilterra per il dominio dell'Oregon. La prima finì con il completo trionfo nord-americano: il Messico fu costretto a cedere, con il trattato di Guadalupe Hidalgo (2 febbraio 1848) non solo il Texas, ma anche il Nuovo Messico e la California, mediante un'indennità di 18.500.000 dollari complessivi. Le seconde condussero a una transazione (giugno 1846), per cui la linea di frontiera fra dominî inglesi e nord-americani fu fissata al 49° grado di latitudine nord.