FONDA, Jane

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

FONDA, Jane

Francesco Bolzoni

Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 21 dicembre 1937. Figlia dell'attore Henry F. e sorella dell'attore e regista Peter F. (che interpretò il film Easy rider, 1969, espressione delle ansie libertarie di una generazione), educata in collegi esclusivi, trascorre un'adolescenza irrequieta e infelice (la madre muore suicida). A diciassette anni esordisce accanto al padre, rivelando un talento ancora grezzo.

La scuola di L. Strasberg, l'Actor's Studio, l'aiuta a darsi una personalità. Per uscire dall'ombra del padre, vive diverse esperienze: modella e interprete di film hollywoodiani di buona fattura (Cat Ballou, 1965, e, in un personaggio ben disegnato, The chase, La caccia, 1965); giramondo, estrosa ''americana a Parigi'', moglie del regista R. Vadim che si sforza di fare di lei un simbolo del sesso nello scherzoso e poco riuscito Barbarella (1968); attivista politica una volta tornata in America (all'ambiente francese resterà legata e nel 1972 lavorerà con J.-L. Godard in Tout va bien, Crepa padrone, tutto va bene). La sua maturità artistica coincide con l'intensa partecipazione alle manifestazioni per il disimpegno degli Stati Uniti dalla guerra in Vietnam.

Fra il 1969 e il 1977 ottiene due Oscar. In film rappresentativi del colore di una stagione, da They shoot horses don't they? (Non si uccidono così anche i cavalli?, 1970) a Klute (Una squillo per l'ispettore Klute, 1970), da Julia (Giulia, 1977) a Coming home (Tornando a casa, 1978), a The China syndrome (Sindrome cinese, 1979) interpreta figure risentite, ''osservatrici'' del proprio e dell'altrui malessere che, sebbene sconfitte, aiutano lo spettatore a interpretare le contraddizioni della società.

Esauritasi la spinta del movimento pacifista, scopre e diffonde l'aerobica. Sullo schermo il suo personaggio si addolcisce. In On golden pond (Sul lago dorato, 1981), con Henry F., trova una riconciliazione di sapore autobiografico con il padre. In Agnes of God (Agnese di Dio, 1985) tesse l'elogio di una donna di esemplari virtù, in Old gringo (1989) è coinvolta nella rivoluzione messicana, in Stanley and Iris (Lettere d'amore, 1989) si dà al recupero di un cuoco analfabeta che poi troverà un lucroso posto di lavoro. Pur corretti e spesso conferendole parti di donne di carattere risoluto, tali film perdono quel significato simbolico che il suo lavoro aveva assunto negli anni del dissenso.

Bibl.: J. Fonda, intervista a cura di P. Kast, in Cahiers du Cinéma, Parigi, dicembre 1963 - gennaio 1964; J. Fonda, intervista a cura di O. Fallaci, in Europeo, 17 dicembre 1970; J. Springer, The Fondas (The films and careers of Henry, Jane and Peter Fonda), New York 1974; AA. VV., Il cinema, viii, fasc. 108, Novara s. d.

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