• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

JANUS SECUNDUS

di Auguste Vermeylen - Enciclopedia Italiana (1933)
  • Condividi

JANUS SECUNDUS

Auguste Vermeylen

. Umanista olandese, nato a L'Aia riel 1511, morto a Tournai nel 1536. Figlio del presidente della Corte d'Olanda, Nicola Everaerts, si chiamò "Giovanni Secondo", forse per distinguersi dal fratello che portava lo stesso nome. Si dedicò agli studî umanistici e alla poesia latina in particolar modo, esercitandosi nello stesso tempo nella pittura, con molteplicità d'attitudini da autentico uomo del Rinascimento. Seguiti gli studî di diritto all'università di Bourges, alla morte del padre passò in Italia, e di lì alla corte di Carlo V, divenendo in seguito segretario di Giovanni Tavera, vescovo di Toledo. Ritornato nei Paesi Bassi, fu segretario di Giorgio d'Egmond, vescovo di Utrecht; e malgrado la sua giovanissima età stava per essere assunto come segretario dello stesso imperatore, quando morì.

Le sue poesie latine - elegie, epigrammi, odi, epistole in versi - e soprattutto le delicate liriche della raccolta dei Basia sono quanto di più personale e di moderno abbia prodotto la poesia umanistica.

Ediz.: Una prima parte di poesie apparve nel 1537, a cura del fratello. Opere complete, a cura di P. Scriverio, 1619; e di P. Borches, 1821. L'ed. migliore dei Basia, a cura di G. Ellinger, Berlino 1899.

Bibl.: G. Ellinger, Gesch. der neulat. Lyrik in den Niederlanden, Berlino-Lipsia 1933, pp. 28-85.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali