DEBURAU, Jean-Baptiste-Gaspard

Enciclopedia Italiana (1931)

DEBURAU, Jean-Baptiste-Gaspard

Alberto Manzi

Mimo, nato in Boemia nel 1796 da un soldato francese che formò una compagnia vagante di saltimbanchi: Gaspard vi sosteneva le parti di pagliaccio. Fermatosi a Parigi, entrò ai Funambules e assunse la parte di Pierrot, ringiovanendo il tipo e richiamando il Pedrolino della commedia dell'arte. Per il suo gioco vario, e la sua azione semplice e originale, venne giudicato uno degli attori più perfetti. Jules Janin gli dedicò un volume: Deburau, histoire du theâtre à quatre sous (1832). Fu la consacrazione della fama, confermatasi in Le faux hermite, Oromaze et Orimane, Ma mère l'oie, Le songe d'or. Nel 1832 al Palais Royal tentò senza successo il vaudeville. Un brutto giorno del 1835 ammazzò con una bastonata un individuo che lo canzonava. Rilasciato, tornò al teatro; ma Pierrot era profondamente mutato; morì nel 1846. Sacha Guitry ha tratto dalle vicende del mimo una commedia intitolata appunto Deburau.

Charles, suo figlio (1829-1873), dopo essersi provato in altre professioni, esordì ai Funambules, prendendo il posto del padre; ma non seppe sostituirlo. Tentò di portare Pierrot nel vaudeville e nell'operetta, ma non riuscì. Finì direttore di teatro a Bordeaux.

Bibl.: Pantomimes de Gaspard et Charles Deburau, prefazione di M. Champfleury, Parigi 1889.

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