Jourdan, Jean-Baptiste

Dizionario di Storia (2010)

Jourdan, Jean-Baptiste


Generale francese (Limoges 1762-Parigi 1833). Volontario nella guerra d’Indipendenza nordamericana, si distinse poi nelle guerre della Rivoluzione, raggiungendo già nel 1793 il grado di generale; fu successivamente generale in capo dell’armata delle Ardenne, di quella del Nord, della Mosella, della Mosa (riportando la vittoria di Fleurus, 1794) e del Danubio. Nel marzo 1797, rientrato in patria, fu eletto deputato all’Assemblea dei cinquecento, della quale fu anche presidente; fece approvare la legge sulla coscrizione obbligatoria. Pur avendo disapprovato il colpo di Stato di Bonaparte, divenne (1804) comandante in capo dell’armata d’Italia, maresciallo di Francia (1804) e in seguito governatore di Napoli (1806), capo di stato maggiore di re Giuseppe, prima a Napoli e quindi in Spagna (1808), dove diresse le operazioni militari contro Wellington; infine, generale supremo dell’armata del reno durante i Cento giorni. Sotto la monarchia di luglio tenne per breve tempo il ministero degli Esteri.

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