ROUSSEAU, Jean-Baptiste

Enciclopedia Italiana (1936)

ROUSSEAU, Jean-Baptiste

Salvatore Rosati

Poeta francese, nato a Parigi il 6 aprile 1670, morto a Bruxelles il 17 marzo 1741.

Tra il classicismo del sec. XVII e la reazione che gli seguì nel secolo xvIII, il R. costituisce un anello di congiunzione. Nel '700 egli rappresentò la tradizione dell'arte classica in tutta la sua purezza esteriore; ma nulla più che esteriorità sono le sue Odes, che non dicono nessuna parola nuova e solo amplificano abbastanza banalmente astrazioni personificate,-senza sincerità, né convinzione. È piuttosto buon versificatore che poeta: la sua versificazione è infatti ottima e la sua tecnica metrica fu di ammaestramento agli scrittori del secolo XVIII.

Assai più schietto egli riuscì negli epigrammi, quasi sempre ispirati da polemiche e inimicizie personali: insieme con Racine e Le Brun, il R. è uno dei migliori epigrammisti francesi.

Ediz.: Œuvres, Londra (Parigi) 1757, voll. 5; altra ediz. a cura di Amar, voll. 5, Parigi 1820; Œuvres, con introduzione biografica e critica e con note a cura di A. de Latour, ivi 1868; Contes inédits, pubblicati per la prima volta da un manoscritto del tempo, Bruxelles 1881.

Bibl.: V. le introduzioni alle cit. ediz. Amar e de Latour; Ch.-A. Sainte-Beuve, Portraits littéraires, I.

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