VAUDOYER, Jean-Louis

Enciclopedia Italiana (1937)

VAUDOYER, Jean-Louis


Scrittore francese, nato al Plessis-Piquet, presso Parigi, il 10 settembre 1883. Appartiene a una famiglia illustratasi per parecchie generazioni nelle opere d'architettura, ed è, per suo conto, intenditore e amatore finissimo delle arti figurative. Uomo di cultura e di gusto, egli ha come scrittore il dono d'un'eleganza naturale, senza preziose ricercatezze.

L'opera del V. comprende qualche volume di versi (Stances et élégies, 1908; Suzanne et l'Italie, 1909, Poésies, 1913; Album Italien, 1922, ecc.), alcuni romanzi (L'amour masqué, 1908; Le dernier rendez-vous, 1920; Les papiers de Cleonthe, 1919, 2a ed. 1929; La Reine évanouie, 1923, Peau d'ange, 1924; Laure et Laurence, 1931, ecc.), un certo numero di novelle, e otto raccolte di saggi varî, viaggi e note di letteratura (Les compagnes du reve, 1906; Propos et promenades, 1915; Beautés de la Provence, 1926; Nouvelles beautés de la Provence, 1929; Les délices de l'Italie, 1924; Italiennes, 1934; En France; Cartes et estampes, 1936); è caratterizzata da un discreto estetismo, appassionato nel fondo, che ricorda quello di Henri de Régnier.

Come il Régnier, che gli fu amico e in certo senso maestro, il V. ha sempre avuto una cordiale predilezione per l'Italia, storica, artistica e vivente; e dai suoi viaggi e soggiorni italiani (nel 1918 fu combattente al fronte italiano) ha tratto motivi e ispirazioni felici per i suoi saggi e per i suoi scritti di fantasia.