Mairet, Jean

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Poeta francese (Besançon 1604 - ivi 1686). Uomo d'arme e diplomatico di un certo rilievo (fu esiliato da Mazarino nel 1653 e poté rientrare in Francia solo dopo la pace dei Pirenei), è noto soprattutto per la sua opera letteraria. Fece rappresentare, con un certo successo, varie tragicommedie (La Sylvie, 1628; Chriséide et Arimand, 1630; La Silvanire, 1631; La Virginie, 1635; Le Roland Furieux, 1640, ecc.), alcune tragedie (Le Marc-Antoine ou la Cléopâtre, 1637), una commedia (Les galanteries du duc d'Ossonne, 1636). La sua fama è legata alla tragedia Sophonisbe (imitazione di quella di G. G. Trissino), rappresentata nel 1634, che è la prima tragedia regolare francese, per l'osservanza rigorosa delle tre unità. Partecipò alla "querelle" sul Cid di P. Corneille, contro il quale scrisse alcuni libelli.

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