Paulhan ‹polã´›, Jean. -
VitaConseguita la laurea in lettere alla Sorbona (1905), si recò nel
OpereNella produzione di P., in cui prevale la prosa saggistica riferita a questioni estetiche, la tendenza al surrealismo si fonde con l'esame metrico-stilistico e con la tipologia dei fatti letterari. L'esperienza linguistica, l'esperienza delle forme letterarie e figurative, la valutazione delle incidenze sociali concorrono a determinare una figura di intellettuale assai consapevole ma piuttosto eclettico. Dopo un soggiorno in Madagascar (1907-12) pubblicò l'antologia di poesia popolare malgascia Les hain-teny mérinas (1913). Chiamato alle armi nel 1914, raccontò la sua esperienza in Le guerrier appliqué (1917; trad. it. 1965) che gli valse gli elogi dei surrealisti, ai quali si avvicinò. Si cimentò nella narrativa (Le pont traversé, 1921; La guérison sévère, 1925), ma soprattutto nella saggistica, occupandosi prevalentemente di letteratura e linguaggio (Les fleurs de Tarbes ou la terreur dans les lettres, 1941, trad. it. 1989; Clef de la poésie, 1944, trad. it. 1969; Les causes célèbres, 1950, trad. it. 1952; Petite préface à toute critique, 1951), nonché di pittura contemporanea (Braque le patron, 1946, trad. it. 1946; Fautrier l'enragé, 1949; L'art informel, 1962). Nel 1975 è cominciata la pubblicazione della sua ricca corrispondenza.