Aérosol, Jef

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Nome d’arte dell’artista francese Jean-François Perroy (n. Nantes 1957). Assieme all’artista parigino Blek le Rat è considerato il pioniere assoluto della stencil art in Europa, figura fondamentale della prima generazione dello stencil francese degli anni Ottanta. Autodidatta in campo creativo, sperimenta la fotocopiatrice come strumento d’arte sul finire degli anni Settanta quando poi nel 1982, influenzato dagli stencil delle band rock-punk e dopo aver assistito ad una performance del writer newyorkese Futura 2000, realizza il suo primo intervento stradale con mascherina – consistente in un autoritratto – a Tours.  Da allora la ritrattistica, in parte ispirata alla cultura pop della seconda metà del Ventesimo secolo, diviene il filone tematico più affrontato in una produzione artistica quasi totalmente concentrata sull’indagine della figura umana. Volti di personaggi celebri e persone comuni vengono messi dall’artista sul medesimo piano, quello della profondità umana e della dignità, ricercandone l’autenticità nella dimensione del reale al di là dell’idealizzazione mitica e del portato iconico. Di A. sono note anche le silhouette nere e le rappresentazioni a figura intera in bianco e nero, delle quali The Sitting Kid, un bambino colto nell’atto di stringere a sé le proprie ginocchia, costituisce uno dei motivi iconografici più consueti. Tutto il lavoro dell’artista francese è permeato da una certa leggerezza, con una velatura ironica che si manifesta anche nei modi con cui i suoi interventi si relazionano al contesto urbano e “giocano” con l’osservatore e gli elementi del paesaggio circostante. Le frecce rosse, ad indicare o meno le figure rappresentate, sono un altro elemento che contraddistingue inequivocabilmente la sua opera, una sorta di firma logotipica, funzionale anche all’organizzazione dello spazio nella composizione. Uno dei suoi lavori più popolari è Chuuttt (2011), un enorme autoritratto su muro che domina la celebre fontana Stravinsky, a pochi passi dal Centre George Pompidou di Parigi. A. è inoltre scrittore e musicista, e la sua produzione figurativa si muove indifferentemente tra muralismo, stencil e lavori su supporto mobile. I suoi ritratti e le sue figure, oltre che nei maggiori centri urbani francesi, si possono trovare in molte delle più importanti città al mondo, come Pechino, dove è intervenuto direttamente sulle superfici della muraglia cinese.

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