GOTTHELF, Jeremias

Enciclopedia Italiana (1933)

GOTTHELF, Jeremias

Giuseppe Gabetti

Pseudonimo di Albert Bitzius, scrittore svizzero, nato a Murten il 4 ottobre 1797, morto il 22 ottobre 1854 a Lützelflüh, nel Bernese, dove dal 1832 era pastore. Figlio del pastore protestante di Utzendorf, aveva studiato teologia e poi dal 1826 al 1830 era stato vicario a Herzogenbuchsee. Dal 1835 al 1845 fu anche commissario alle scuole.

Ebbe così tutta l'esistenza mescolata a quella del popolo, di cui non fu soltanto il pio pastore d'anime, ma il vero compagno di vita nell'esistenza d'ogni giorno. Egli era bensì la guida dei suoi contadini per la sua maturità mentale e per la missione spirituale di cui si sentiva investito, ma appunto perciò ancor più legato al loro operare e soffrire. Gli accadde così che, a quarant'anni, incominciando a scrivere per ammaestrare ed educare (Der Bauernspiegel oder Lebensgeschichte des Jeremias Gotthelf, 1837), la spontanea gioia di dar nuova realtà nella parola a quelle figure di uomini che gli erano familiari finì spesso col travolgere ogni preoccupazione moralistica, facendo nascere dal predicatore il poeta. Nei primi scritti (Die Wassernot im Emmental, 1838; Leiden und Freuden eines Schulmeisters, 1838; Wie fünf Mädchen im Branntwein jämmerlich umkommen, 1838; Dursli, der Branntweinsäufer, 1838; Die Armennot, 1840) l'intendimento educativo ha ancora maggior evidenza, sebbene già la verità di singole figure sia tale che, dopo lo Schulmeister, ci fu chi mandò a G. del danaro perché lo consegnasse alla famiglia del povero maestro e alla sua Madeli. E nuovamente la preoccupazione morale e sociale torna a prevalere negli ultimi scritti, intorno al'48 e negli anni seguenti (Geltstag oder die Wirtschaft nach der neuen Mode, 1846; Jakobs des Handwerksgesellen, Wanderungen durch die Schweiz, 1846-47; Käthe, die Grossmutter, oder der Weg durch alle Not, 1847; Doktor Dorbach, der Wühler, 1847; Die Käserei in der Vehfreude, 1850; Hans Jakob und Heiri oder die beiden Seidenweber, 1851; Zeitgeist und Berner Geist, 1852; Die Erlebnisse eines Schuldenbauers, 1854) quando i nuovi tempi, con l'irrompere delle agitazioni rivoluzionarie, urtarono il suo istinto di conservatore, e, soffocando le iniziali simpatie per il movimento liberale, lo spinsero ad atteggiamenti quasi reazionarî, che soli gli parvero poter salvare ancora la famiglia, la chiesa, la società. Invece nel periodo intermedio, persino quando G. prese a scrivere un'opera su commissione come Wie Anne Bäbi Jowäger haushaltet und wie es ihm mit dem Doktern ergeht (1843), diretta a mostrare al popolo i pericoli del credere a falsi medici, se l'azione del racconto è debole, si ha una folla di personaggi vivi. Limpido e di fresca ispirazione è nel suo lirismo l'idillico Sylvestertraum (1842). Colorita e drammatica, fra l'idillio della natura e il travaglio nei cuori, si svolge la vita nella fattoria di Liebiwyl in Geld und Geist, che costituisce il principale nucleo di Bilder und Sagen aus der Schzteiz (voll. 6, 1842-46). Il capolavoro è Uli der Knecht (1841; v. anche la continuazione Uli der Pachter, 1849), storia della tenace ascesa di un servo contadino a contadino padrone, e realistico-pittoresca rappresentazione del rusticano mondo in cui quell'ascesa si compie; a cui possono soltanto essere avvicinati alcuni dei brevi racconti - come Elsi, die seltsame Magd - che G. riunì sotto il titolo Erzählungen und Bilder aus dem Wolksleben der Schweiz (voll. 5, 1850-55). La materia vi è greggia, elementare, ma sotto la rude scorza l'umanità è schietta, e nella parola semplice e senza ripugnanze si sente il respiro potente della vita. È un'arte che, nella sua limitatezza di orizzonte e nella sua semplicità, dà l'impressione d'esser natura.

Ediz.: Gesammelte Schriften, voll. 24, Berlino 1855-58; ediz. popolare di F. Vetter, voll. 11, Berna 1898 segg.; ediz. critica di F. Hunziker, voll. 26, Berlino 1911-25. Buone scelte di A. Bartels (Lipsia 1907), Mumbauer (Friburgo 1925); Briefe an Burkllalter, Berna 1899; Briefwechsel mit Hagenbach, Berna 1910.

Bibl.: C. Manuel, A. Bitzius (J. G.), sein Leben und seine Schriften, Berlino 1857; A. Barels, J.G'.s Leben und Schaffen, Lipsia 1908; U. Löscher, J. G. als Politiker, Berna 1905; G. Tobler, J. G. und die Schule, Berna 1907; F. Rudolf, Die Welt des Schönen bei J. G., Berna 1906; O. Hunziker, J. G., Frauenfeld 1927; cfr. il necrologio e le critiche di G. Keller.