Bousquet, Joë

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Scrittore francese (Narbonne 1897 - Carcassonne 1950). Arruolatosi volontario, nella prima guerra mondiale, fu ferito due volte, restando paralizzato. Ma l'immobilità del corpo cui venne condannato contribuì a esaltare le energie della mente. B. si inserisce nella tradizione del Romanticismo tedesco, del simbolismo francese e si sente attratto dal surrealismo. La poesia è mezzo di esplorazione metafisica che abbraccia nello stesso tempo la speculazione critica e l'effusione lirica. Molti dei suoi scritti, sparsi in varie riviste (B. fu uno degli animatori dei Cahiers du Sud), così come la Correspondance e il Journal (Traduit du silence, 1941; trad. it. 1987), non hanno ancora trovato una sistemazione definitiva. I suoi versi (La connaissance du soir, 1945) e la sua prosa (La tisane de sarments, 1936; Le mal d'enfance, 1936; Le passeur s'est endormi, 1939; La neige d'un autre âge, 1952; Les capitales, 1955) esprimono tutti una grazia naturalmente misteriosa e la stessa semitrasparenza ermetica.

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