ECK, Johann

Enciclopedia Italiana (1932)

ECK, Johann

Innocenzo Taurisano

Teologo cattolico, il cui vero cognome era Mayer (Mayr), ma chiamato Eck (Eckius), da Egg (Svevia), ove nacque il 13 novembre 1486. Ordinato sacerdote a Strasburgo nel 1508, fu chiamato due anni dopo a insegnare teologia nell'università di Ingolstadt. D'ingegno profondo e coltissimo, di carattere forte e spesso aspro, si trovò sin dall'inizio del suo insegnamento di fronte a Lutero già insorto contro Roma. Alle 95 tesi di Lutero sulle indulgenze rispose con uno scritto Obelisci, a cui seguirono gli Asterisci del novatore; sull'autorità del papa e il primato scrisse: De primatu Petri adversus Luterum (Ingolstadt 1520). Comprendendo lucidamente le conseguenze degli errori di Lutero, si adoperò molto, nella venuta a Roma del 1520, per la condanna del novatore; e gli fu affidata la bolla Exurge per farla pubblicare in Germania. Lo zelo per la causa e la dottrina cattolica, se gli valsero estese relazioni e grande autorità presso i principi e i dotti, lo esposero a violentissimi attacchi da parte dei protestanti. Ma nulla valse a rallentare la sua missione. Unendo l'attività più operosa con uno studio intenso, intervenne prontamente in tutte le discussioni teologiche del momento con opere dense di dottrina, sulla penitenza, sul purgatorio, e lavorò in modo particolare all'Enchiridion locorum communium adversus Lutherum (Landshut 1525), per opporlo ai Loci di Melantone. L'Enchiridion ebbe 46 edizioni in mezzo secolo. Polemizzò quindi con Zwingli e sostenne con grande ardore la dottrina cattolica sull'Eucaristia (1527). Impugnò la confessione di Augusta, e pubblicò nel 1537 la traduzione della Bibbia in tedesco. Negli ultimi anni di vita attaccò Butzer. Morì a Ingolstadt il 10 febbraio 1543

I suoi nemici lo combatterono in tutti i modi, ma non riuscirono a farlo tacere. Intorno a lui si raccolsero le forze cattoliche della Germania, e meritamente gli fu dato il titolo di Achille dei cattolici; tuttavia l'ardore della controversia lo portò talvolta a esagerare. Non trascurò gli studî umanistici, e portò il suo contributo di consiglio alla necessità di una riforma e nel preparare il concilio.

Bibl.: J. Greving, J. Eck, als junger Gelehrter, Münster 1906; id., J. Ecks Pfarrbuch, Münster 1908; L. Pastor, Storia del papi (trad. ital.), IV, Roma 1908, i, pp. 262-66; ii, pp. 71-3; H. Schauerte, Die Busslehre d. J. E., Münster 1919; altre indicazioni alla voce Eck, in Diction. de théol., cathol. e in Realencyklop. für prot. Theol. und Kirche.

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