HITTORF, Johann Wilhelm

Enciclopedia Italiana (1933)

HITTORF, Johann Wilhelm

Alfredo Quartaroli

Chimico e fisico, nato a Bonn il 27 marzo 1824, morto a Münster (Vestfalia) il 28 novembre 1914. Si laureò nel 1846 in matematica; poi si dedicò a ricerche di chimica e fisica; dal 1856 insegnò queste materie a Münster.

L'opera più poderosa di H. riguarda lo studio della velocità di migrazione degli ioni sotto l'azione della corrente elettrica. In una lunga serie di ricerche (1853-1859) egli sottopose ad accurato esame sperimentale la teoria di T. Grotthus sul meccanismo dell'elettrolisi facendo crollare il principio dell'eguale velocità degli ioni. Infatti, analizzando i liquidi della regione anodica e catodica (dei quali con abili artifici s'evitava il mescolarsi) dopo il passaggio della corrente, dimostrò che, contrariamente alle previsioni della teoria di Grotthus, s'aveva una diversa concentrazione. Poté così stabilire i numeri di trasporto degli ioni (rapporto fra la velocità del catione o dell'anione e la somma delle velocità d'ambedue). Tali dati poi trovarono conferma e applicazione nelle ricerche di F. Kohlrausch sulla conducibilità molecolare limite e nel calcolo delle mobilità elettrolitiche. Le memorie originali di H. sono state ristampate nella collezione di W. Ostwald (Klassiker der exakten Wissenschaften, XXI, XXII, Lipsia 1891). Inoltre si deve a H. la scoperta dei raggi catodici, poi perfezionata da W. Crookes. H. aveva già, insieme con J. Plücker, eseguite ricerche sulle variazioni degli spettri con la temperatura (1865); facendo scoccare scariche elettriche nei gas rarefatti poté dimostrare (1869) l'esistenza di elettricità libera da materia.