ITTEN, Johannes

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

ITTEN, Johannes

Giovanna Casadei

Pittore, nato a Südernlinden (Berna) l'11 novembre 1888 e morto a Zurigo il 25 marzo 1967. Insegnante elementare, frequentò per un semestre l'École des Beaux-Arts a Ginevra. Completati gli studi universitari di matematica e scienze naturali, nel 1912, colpito dalle opere del gruppo del Blauer Reiter, che aveva visto a Monaco, decise di dedicarsi alla pittura. A Stoccarda fu allievo di A. Hölzel, che ebbe una profonda influenza nello sviluppo delle sue capacità didattico-artistiche. Attratto all'inizio dal cubismo, ben presto rivolse il suo interesse all'arte di R. Delaunay, la cui influenza si rivela nelle composizioni astratte basate su contrasti cromatici simultanei. A Vienna, dal 1916 al 1919, aprì una scuola, incentrando il suo insegnamento su studi di contrasti di forma e di colore e su composizioni di strutture. La pittura di questo periodo, più sobria, si basa su una rigorosa scansione ritmica ortogonale. Chiamato nel 1919 da W. Gropius a insegnare al Bauhaus, gli fu affidato il corso preliminare: accanto allo studio dei diversi materiali (carta, gesso, legno, vetro, ecc.) per sviluppare le capacità tattili e visive degli allievi e applicarle alla creazione artistica, vi era un'analisi accurata dell'arte del passato. Ma il sostrato ideologico del suo insegnamento, impregnato della mistica medievale e dell'Estremo Oriente - nettamente in contrasto con l'impostazione prammatica di Gropius - portò all'allontanamento di I. dal Bauhaus nel 1923. I. continuò la sua attività didattica prima a Berlino (1926-31), poi a Krefeld (1932-38) e infine a Zurigo, dove fu direttore della scuola e del museo di arti applicate e della scuola di tessitura, e organizzò il Rietberg Museum. Negli anni Cinquanta I., riprendendo la sua attività pittorica, riaffrontò con maggiore intensità e maturità i temi della sua esperienza pittorica giovanile, insistendo su composizioni strutturate su linee di forza ortogonali in cui l'impianto cromatico è riccamente articolato. Tra gli scritti di I. ricordiamo: Kunst der Farbe (Ravensburg 1961; tr. it., Milano 1965) e Mein Vorkurs am Bauhaus (ivi 1963). Vedi tav. f. t.

Bibl.: Johannes Itten zum 75. Geburtstag, in Die Form, n. 24, 1963; H. Raleigh, J. Itten and the background of modern art education, in Art Journal, XXVII (1968), pp. 284-87; H. M. Wingler, Bauhaus, Milano 1972, passim. Cataloghi mostre: Amsterdam, Stedelijk Museum, 1957; Venezia, Biennale, 1966; Berna, Kunsthalle, 1971; Norimberga, Kunsthalle e Winterthur, Kunstmuseum, 1972.

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