Nash, John Forbes

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Nash, John Forbes

Giulia Nunziante

Matematico ed economista statunitense, nato a Bluefield (West Virginia) il 13 giugno 1928. Dopo essersi laureato (1945) in matematica presso la Carnegie-Mellon University di Pittsburgh, nel 1948 ha conseguito il master e nel 1950, presso la Princeton University, il Ph. D., con una brillante tesi sulla teoria dei giochi. Per un breve periodo ha insegnato alla Princeton University ed è stato consulente della Rand Corporation, uno dei principali centri di ricerca sulla teoria dei giochi. Nel 1951 N. si è trasferito alla facoltà di Matematica del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Negli anni di permanenza al MIT, l'interesse di N. si è rivolto ad aspetti più strettamente economici grazie anche ai numerosi e utili confronti con economisti di grande prestigio, quali R.M. Solow e P. Samuelson. Nel 1957 ha abbandonato l'insegnamento per gravi motivi di salute. Tornato a Princeton (1994), è stato nominato Visiting research collaborator. Nello stesso anno gli è stato conferito il premio Nobel, insieme con J.Ch. Harsányi e R. Selten, per la sua analisi pionieristica dell'equilibrio nella teoria dei giochi non cooperativi. Negli ultimi vent'anni gli sviluppi di questa teoria hanno rivoluzionato l'analisi economica dell'organizzazione industriale, della politica monetaria, del commercio internazionale, nonché di altre discipline non strettamente legate all'economia.

Alla base del crescente interesse rivolto alla teoria dei giochi vi è la consapevolezza che in situazioni in cui non vi è né concorrenza perfetta né monopolio, le decisioni di ogni agente economico sono condizionate dalle scelte degli altri operatori del mercato. In particolare, N. ha contribuito a estendere considerevolmente i risultati degli studi di J. von Neumann e O. Morgenstern (Theory of games and economic behavior, 1944). N. ha introdotto, nel 1950, il cosiddetto equilibrio di Nash che corrisponde a un equilibrio in cui vi sono due o più giocatori e ognuno simultaneamente sceglie una strategia ottima (che massimizza la sua utilità), date le scelte degli altri. Questa situazione emerge senza alcuna collusione tra giocatori e supponendo una perfetta conoscenza da parte di ogni giocatore delle strategie degli altri. Tale risultato è stato in seguito applicato a un vastissimo campo di fenomeni economici (dalla competizione sul mercato alle negoziazioni commerciali) che in precedenza erano spiegati come il risultato delle forze della domanda e dell'offerta, ma anche alla teoria dell'informazione, alla politica, al diritto, alla morale, alla biologia. Alcuni problemi che presenta l'equilibrio di Nash (in particolare il fatto che un gioco può avere più di un equilibrio oppure può non averne nessuno) sono stati in parte risolti con alcuni ampliamenti della sua definizione. Altri problemi sono rimasti insoluti: in particolare, l'equilibrio di Nash non comporta necessariamente una soluzione Pareto efficiente e quindi esiste almeno un altro equilibrio che garantisce un aumento della soddisfazione di un giocatore senza diminuire quella degli altri. Durante gli anni Sessanta i risultati di N. sono stati estesi, a opera di Harsányi, a giochi in cui i giocatori non hanno una perfetta informazione; mentre Selten ha accentuato l'aspetto razionale dei giocatori considerando situazioni in cui questi interagiscono in continuazione per giungere all'equilibrio del sistema.

N. ha pubblicato articoli di rilievo in campo economico quali Equilibrium points in n-person games, in Proceedings of the National Academy of Sciences USA (1950) e Non-cooperative games, in Annals of mathematics (1951). Si è inoltre occupato di argomenti più strettamente matematici. Una raccolta di suoi saggi scritti tra il 1950 e il 1954, che include i suoi contributi più significativi alla teoria dei giochi, cooperativi e non, è stata pubblicata in Essays on game theory (1996).

bibliografia

D.M. Kreps, Nash equilibrium, in The new Palgrave. A dictionary of economics, ed. J. Eatwell, M. Milgate, P. Newman, 4 voll., London-New York-Tokyo 1987, 3° vol., pp. 584-88.

R. Pool, Economics: game theory's winning hands, in Science, October 1994, p. 371.

The games economists play, in The economist, 15 October 1994, p. 96.

The lost years of John Nash, Nobel laureate, in The New York Times, 13 November 1994.

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