JAY, John

Enciclopedia Italiana (1933)

JAY, John


Uomo di stato americano, nato a New York il 12 dicembre 1745, morto a Bedford il 17 maggio 1829. Discendente da una famiglia di calvinisti francesi, entrò nel 1768 nella carriera forense; e, anche per il suo matrimonio con Sarah Livingston, apparteneva già alle sfere influenti della città quando scoppiò la guerra d'indipendenza. Delegato di New York al congresso continentale, dal 1774, redasse l'appello al popolo inglese e a quelli del Canada, della Giamaica e dell'Irlanda, e fu dal dicembre 1778 al settembre 1779 presidente del Congresso stesso; nel settembre 1779 fu incaricato delle trattative con la Spagna, e nel 1781 fu inviato, con Franklin e John Adams, per negoziare la pace con l'Inghilterra. E qui svolse opera assai attiva, in accordo di vedute specialmente con l'Adams: nel senso cioè di condurre le negoziazioni direttamente con l'Inghilterra e prescindendo dalla Francia. Tornato in patria dopo la conclusione del trattato di pace, fu eletto segretario di stato per gli Affari esteri nel maggio 1784, carica che occupò fino al 1790; ma la sua attività si svolse principalmente nelle grosse questioni di politica interna che s'agitavano allora: e fu alleato del Hamilton nel lottare a pro' della nuova costituzione di Filadelfia del 1787, e scrisse parte dei saggi raccolti poi, con quelli del Hamilton e del Madison, nel famoso The Federalist (v. hamilton, alexander), e con Hamilton fece sì che lo stato di New York accettasse il nuovo ordinamento. Poi, eletto presidente Washington, fu nominato presidente della Corte suprema (dal 1781 al 1795). A mezzo il 1794 fu anche inviato in Inghilterra, in ambasceria straordinaria, sia per definire certe questioni di frontiera, sia, soprattutto, per la questione, sorta in seguito alla guerra tra Francia e Inghilterra, dei sequestri inglesi di navi e mercanzie americane. J. sistemò le varie pendenze nel trattato del 19 novembre 1794 (il Jays Treaty); ma questo, se fu ratificato dal Senato e, dopo vivaci contrasti, anche dalla Camera dei rappresentanti, servì di motivo al partito jeffersoniano per attaccare aspramente J. Tuttavia questi, ch'era stato eletto nel marzo 1795 governatore di New York, continuò in tal qualità a prender parte alla vita politica sino al 1804. Poi, invece, si ritirò fino alla morte, in una sua proprietà a Bedford.

Bibl.: The Correspondence and Publics Papers of John Jay, ed. da H. P. Johnston, voll. 4. New York 1890-93; W. Jay, Life of John Jay, voll. 2, New York 1833; W. Whitelocke, Life and Times of John Jay, New York 1887; S. F. Bemis, Jays Treaty, New York 1923.

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