Le Carré, John

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Pseudonimo dello scrittore inglese David J. M. Cornwell (Poole, Dorsetshire, 1931 - Truro, Cornovaglia, 2020). Ha insegnato all'università di Eton, prima di diventare un funzionario del ministero degli Esteri britannico (1959) ed essere reclutato dai servizi segreti (MI6). Giovandosi di quest'esperienza ha creato nel 1961 il personaggio dell'agente segreto George Smiley (Call for the dead; trad. it. 1965), protagonista di molte delle sue fortunate spy stories. Il successo internazionale è arrivato con The spy who came in from the cold (1963; trad. it. 1964). Dopo la fine della guerra fredda le C. ha saputo reinventare l'oggetto della propria narrativa: in The constant gardener (2001; trad. it. 2001), per es., ha denunciato il cinismo delle multinazionali farmaceutiche; in The mission song (2006; trad. it. 2007), ha affrontato temi politici e razziali legati alle contraddizioni della globalizzazione. Con i successivi A most wanted man (2008; trad. it. Yssa il buono, 2008), Our kind of traitor (2010; trad. it. 2010) e A delicate truth (2013; trad. it. 2013) è tornato a esercitarsi con esiti felici nel genere della spy story, confermando la sua capacità di leggere nelle aree più complesse del sistema criminale. Il testo John le Carré. The biography, pubblicato nel 2015 da A. Sisman, ricostruisce compiutamente il percorso umano e letterario dello scrittore, mentre l'anno successivo è stato edito il testo autobiografico The pigeon tunnel. Stories from my life (trad. it. Tiro al piccione, 2016). Tra i lavori più recenti dello scrittore occorre citare i romanzi A legacy of spies (2017; trad. it. 2018), Agent running in the field (2019; trad. it. 2019) e Silverview (post., 2021).

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