Dassin, Jules

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Regista cinematografico statunitense (Middletown, Connecticut, 1911 - Atene 2008). Si affermò soprattutto con Brute force (1947), violenta descrizione della situazione carceraria, The naked city (1948), un poliziesco attento alla descrizione di alcuni perversi meccanismi sociali, Thieves' highway (1949), su alcuni spaccati della corruzione a San Francisco. Il clima di sospetto vigente in America negli anni Cinquanta lo costrinse all'esilio. Del 1950 è Night and the city (I trafficanti della notte), del 1955 il film che lo ha rilanciato, Du rififi chez les hommes (Rififi), nel quale lo schema del film giallo serve, ancora, a creare un efficace ritratto ambientale. Intenti metaforici sono alla base dell'apologo politico-religioso Celui qui doit mourir (1957), mentre il tono di commedia lo riporta al successo con il ben confezionato Jamais le dimanche (1960). L'alternanza di stili e di interessi permane nelle opere posteriori: Fedra (1962), Topkapi (1964), Promise at dawn (1970), A dream of passion (1978), Circle of two (1980).

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