Mansard (o Mansart), Jules Hardouin (propr. Jules Hardouin, poi Hardouin-Mansard). - Architetto (Parigi1646 - Marly 1708), pronipote di François e suo allievo. Architetto di Luigi XIV, completò il palazzo di Versailles e ne costruì la cappella. Le sue opere principali (il Grand Trianon, il castello di Vanves, il municipio di Arles, la chiesa di Notre-Dame a Versailles) sono l'espressione più genuina dell'architettura del tempo del Re Sole, caratterizzate dalla scelta di piante poligonali, ovali o circolari, e dallo sviluppo orizzontale degli edifici, dalla cura e importanza data alla sistemazione degli interni e dallo stretto rapporto di questi ultimi con la facciata. Il gusto per gli effetti scenografici e gli accorgimenti prospettici, suggeriti nella sua architettura probabilmente dalla stretta collaborazione con Ch. Le Brun (decorazione della Galerie des Glaces a Versailles, facciate dipinte di Marly) fino al 1685, si ritrova anche nelle sue caratteristiche e geniali sistemazioni urbanistiche (Place Vendôme e Place des Victoires a Parigi). Per l'Hôtel des Invalides realizzò la chiesa articolata in un lungo corpo longitudinale a tre navate (Église des Soldats, 1676-77) nella quale si innesta un'imponente fabbrica a pianta quadrata sormontata da cupola (St. Louis des Invalides o Dôme des Invalides, 1680-1706).
mansardato agg. [dal fr. mansardé, der. di mansarde «mansarda»]. – Nel linguaggio degli annunci economici, detto di edificio, o di parte di esso, costruito a mansarda: appartamentino mansardato; anche, fornito di mansarda o di mansarde: piano mansardato.
mansarda s. f. [dal fr. mansarde, der. del nome dell’architetto fr. F. Mansard, o Mansart (1598-1666), che diffuse in Francia questo tipo di tetto in uso nei paesi nordici fin dal medioevo]. – 1. a. Particolare copertura costituita da falde a profilo...