GRACQ, Julien

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

GRACQ, Julien

Vittorio STELLA

Pseudomino di Louis Poirier, scrittore francese, nato a Saint-Florent-le-Vieil (Maine-et-Loire) il 2i luglio 1910. All'École Normale Supérieure di Parigi fu discepolo di Alain. Conseguita l'aggregazione in storia (1934), insegna in un liceo parigino. La parte più interessante della sua opera è la narrativa.

Al romanzo giovanile Au château d'Argol (1938), seguì Un beau ténébreux (1945), Le rivage des Syrtes (1951, Premio Goncourt), Un balcon en forêt (1958), romanzi pieni di un lirismo romantico che si esprime in una prosa musicale, dominato dal sentimento di un'attesa quasi magica e di una misteriosa ricerca. Alla stessa atmosfera si riconduce Le roi pécheur (1948), dramma in quattro atti, ispirato alla leggenda del Graal. Al G. si devono anche, oltre i poemetti in prosa raccolti in Liberté grande (1946), il libello La littérature à l'estomac (1950), i saggi su A. Breton (1948) e Lautréamont, La terre habitable (1958), nonché la traduzione della Pentesilea di Kleist.

Bibl.: G. Picon, Panorama de la nouvelle littérature française, Parigi 1949; P. Brodin, in Présences contemporaines, ivi, 1954-57.

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