JULINHO (Julio Botelho)

Enciclopedia dello Sport (2002)

JULINHO (Julio Botelho)

Darwin Pastorin

Brasile. San Paolo, 5 agosto 1929 • Ruolo: ala destra • Esordio in serie A: 18 settembre 1955 (Pro Patria-Fiorentina 2-2) • Squadre di appartenenza: Juventus São Paulo, Portuguesa; 1955-58: Fiorentina; 1958-67: Palmeiras • In nazionale: 27 presenze e 13 reti (esordio: 7 giugno 1952, Brasile-Perù, 0-0) • Vittorie: 1 Campionato italiano (1955-56), 2 Taças Brasil (1960, 1967), 1 Torneo Robertão (1967), 3 Campionati paulisti (1959, 1963, 1966), 1 Torneo Rio-São Paulo (1965)

Si fece conoscere ai Mondiali del 1954, in Svizzera. Nell'estate dell'anno successivo Angelo Moratti voleva portarlo all'Inter, ma la Fiorentina fu più rapida e Julinho divenne l'ala destra della grande squadra di Fulvio Bernardini. Con la Fiorentina giocò solo tre anni ma diventò subito il beniamino dei tifosi. Faceva tutto quello che un tempo facevano le ali destre: "saltare l'uomo e creare la superiorità numerica in attacco", secondo la sua stessa definizione. A una squadra già solida in tutti i reparti, portò un tocco di fantasia in più. Con lui, la Fiorentina conquistò lo scudetto e una storica finale di Coppa dei Campioni, persa con il Real Madrid (0-2, gol di Di Stefano e Gento). Dopo Firenze, ritornò in Brasile, al Palmeiras.

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