BERNSTEIN, Julius

Enciclopedia Italiana (1930)

BERNSTEIN, Julius

Amedeo Herlitzka

Fisiologo illustre, nato l'8 dicembre 1839 a Berlino, morto il 6 febbraio 1917 a Halle a. S. Ebbe i primi impulsi agli studî naturalistici dal padre Aron chi aveva aperto un gabinetto di lettura in cui conveniva tutta la società colta di Berlino, e che si dedicava a studî astronomici e fisici, occupandosi tra i primi della pressione della luce degli astri, risolvendo il problema della trasmissione doppia su un filo telegrafico solo, ecc. Il B. iniziò i suoi studî medici a Breslavia nel 1858, li continuò frequentando il laboratorio del Du Bois Reymond, e si laureò nel 1862. Nel 1864 divenne assistente di H. v. Helmholtz a Heidelberg, nel 1871 ritornò a Berlino nel laboratorio del Du Bois Reymond, nel 1872 fu nominato ordinario di fisiologia nell'università di Halle a. S. Il B. ha dedicato la maggior parte della sua attività scientifica a studî di biofisica e in particolare a quelli bioelettrici, in un primo tempo con la ricerca esatta dell'eccitamento bioelettrico nel muscolo e nel nervo, in un secondo periodo con l'analisi fisico-chimica dei fenomeni bioelettrici, specialmente dal punto di vista termodinamico, applicando in questa, egli già vecchio, le dottrine moderne della elettrochimica e della fisica molecolare, e creando una nuova teoria fisiologica dei fenomeni bioelettrici.

Nel primo gruppo di ricerche è da mettere in evidenza la scoperta della propagazione ad onda del fenomeno elettrico nel muscolo (onda di negatività), che precede quella della contrazione moventesi con egual velocità, applicando in queste oramai classiche indagini il reotomo differenziale, col quale poté anche dimostrare che i fenomeni elettrici che accompagnano l'attività dei tessuti (corrente d'azione) si manifestano anche nel tessuto integro (conferma dei resultati derivanti dalla scossa secondaria di Matteucci). Con lo stesso reotomo differenziale, il B. poté dimostrare che il tetano muscolare è accompagnato da una corrente elettrica oscillatoria. Contro la concezione di L. Hermann, secondo il quale le correnti elettriche che si possono ottenere da un tessuto in riposo sarebbero dovute a fenomeni di mortificazione di un tessuto leso, il B. sostenne la dottrina della preformazione, per cui la differenza di potenziale, che determina la corrente, è già preformata nel tessuto normale, ed esiste tra l'interno e l'esterno della cellula. Questa dottrina trovò un'esauriente trattazione nei più recenti lavori del B. in cui la differenza di potenziale è attribuita all'esistenza di membrane aventi una permeabilità diversa per i singoli ioni. A lui si deve la concezione che le modificazioni della tensione superficiale determinino il raccorciamento muscolare. Nel campo della fisiologia del cuore e della circolazione, il B. dimostrò, tra l'altro, l'importanza delle fibre addominali del vago nell'arresto del cuore per eccitamento meccanico degli organi addominali; studiò l'innervazione vasale, le onde secondarie della curva del polso. Nella fisiologia della respirazione s'occupò della meccanica della respirazione toracica, della respirazione dei tessuti e della dispnea. Scrisse un trattato di fisiologia (1894, 3ª ed. 1908). Tra i suoi scritti i più importanti sono: Untersuchungen über den Erregungsvorgang im Nerven und Muskelsystem (Heidelberg 1871), Neue Theorie der Erregungsvorgänge und elektrischen Erscheinungen an der Nerven- und Muskelfaser (1888), Die Energie des Muskels als Oberflächenenergie (1901), Untersuchungen zur Thermodynamih der bioel. Ströme (1902), Elektrobiologie (1912), Über den zeitlichenni Verlauf der Wärmebildung bei der Kontraktion des Muskels (1914).

Bibl.: A. v. Tschermak, Julius Bernstein's Lebensarbeit, in Pflüger's Archiv., CLXXIV, i, 1919.

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