KĀFIRISTĀN

Enciclopedia Italiana (1933)

KĀFIRISTĀN (A. T., 92)

Virginia Vacca

N Regione montuosa del Hindūkush, kush, fra 34° 30′ e 36° lat. N., 70° e 71° 30′ long. E., compresa fra il Chitral, l'Afghānistān e il Bādakhshān. Ha una superficie di circa 12.000 kmq. È formata da una serie irregolare di valli profonde e tortuose, separate da catene di roccia metamorfica, alte e impervie, che presentano grande varietà di aspetti panoramici. Le pendici più basse sono coperte di olivi selvatici e quercioli a cui seguono tra i 1000-2000 m. foreste di pini e cedri; più oltre la vegetazione dirada: dopo i 4000 m. crescono solo licheni ed erbe. I fiumi sono ricchi di pesci, le valli meno elevate di pernici, piccioni e fagiani; nelle selve si trovano orsi e leopardi, più in alto pecore e capre selvatiche. Tutti i passi settentrionali immettenti nel Bādakhshān sono al di sopra dei 4500 m., quelli a E. verso il Chitral a 3600-4200 m.; i passi fra l'una e l'altra valle, fra i 3000 e i 4000 m., sono tutti assai disagevoli.

I fiumi del Kāfiristān, Alingar, Bashgal, Pēč, ecc., si gettano nel Kābul e nel Kunar, tributarî dell'Indo. Il clima varia secondo le altezze, ma è uniformemente caldo d'estate. Nelle valli più alte l'inverno è rigido, con forti nevicate al disopra dei 1200 m. Spesso le valli sono al riparo dai venti, e ciò rende meno sensibile il freddo. La scarsezza delle piogge ha fatto sorgere un complesso sistema di canali per l'irrigazione, alimentati dalle acque di fusione delle nevi.

Poco noto nell'antichità e nel Medioevo, il Kāfiristas̄n è forse da identificarsi col Bilaur, Billūristān dei geografi arabi, Belor di Marco Polo (v. trad. Benedetto, pp.62-63). Invadendo l'India, Tamerlano vi penetrò per l'alta valle del Panǵhir e vi ebbe qualche rovescio. Ricordano il paese e i suoi abitanti, senza esservi stati, l'imperatore Bāber e B. Goes. Nel 1885-86 il Lockhart visitò l'alta valle del Bashgal. Il primo esploratore europeo risieduto a lungo nel Kāfiristas̄n, fu G. S. Robertson, che vi passò un anno (1890-91) nella regione orientale, esplorando molte valli e studiando le popolazioni che descrisse in The Kafirs of Hiṇdu Kush. Semi-indipendente e sempre insidiato dagli Afghāni, il Kāfiristas̄n fu da loro occupato nel 1895 in seguito a un accordo anglo-afghāno.

Per l'etnologia, v. kāfiri.