KENTUCKY

Enciclopedia Italiana (1933)

KENTUCKY (il nome deriva da un'espressione indiana Kantuck-hee, prob. "terra oscura e sanguinosa"; A. T., 127-128, 134-135)

Giuseppe CARACI
Howard R. MARRARO

Uno degli stati centrali di SE., della Confederazione nordamericana, il 350 per superficie (105. 145 kmq., press'a poco quanto l'Italia continentale). Verso N. lo delimita il corso inferiore dell'Ohio, che qui viene a metter foce nel Mississippi: all'uno e all'altro finiscono con ampî giri i corsi d'acqua che scendono dal pendio interno degli Allegani e dal Cumberland Plateau, un lembo del quale forma l'estremità nord-orientale dello stato. A O., lungo i due fiumi maggiori, s'alza una chiostra di piccole colline arrotondate; fra queste e l'orlo rilevato che fronteggia gli Allegani è la pianura calcarea detta, dal suo mantello vegetale, in cui predominano la Poa compressa e la Poa nemorosa, Blue grass region, dove il terreno superficiale è costituito da uno spesso strato di terra rossa (argille di decomposizione), idealmente adatto a ogni genere di colture. L'angolo SE. del Kentucky rientra nella zona della pianura costiera; dove predominano i calcari, sono frequenti i fenomeni carsici, noti per le loro grandiose proporzioni (Mammouth Cave, e Colossal Cavern), e per la scomparsa superficiale di varî corsi d'acqua.

Il clima è continentale temperato, con inverni relativamente brevi e miti, estati calde, ma non eccessive; piovosità sufficiente ai bisogni delle colture, sebbene con frequenti temporali e tornados (Louisville: temperatura media annua 13°,8; genn. 1°,3; luglio 25°,9; precipitazioni annue 1150 mm.).

Base dell'economia dello stato è l'agricoltura, i cui prodotti principali sono mais e tabacco. Per quest'ultimo, anzi, il Kentucky, ha, da tempo, il primato negli Stati Uniti (164 mila tonn. nel 1929, pari a quasi 1/5 del totale degli S.U.), e quanto al mais, il raccolto medio oscilla-intorno ai 2 milioni di tonn. annue. Patate, sorgo, avena, canapa, cotone e frutta consentono anch'essi cospicui guadagni. Il mais è coltivato soprattutto nelle regioni occidentali, il grano in quelle centrali, nelle orientali il tabacco e gli altri cereali. Le foreste, una volta diffuse su quasi tutto il territorio dello stato, sono ora ridotte grandemente di estensione, e non coprono più che il pendio dell'altipiano del Cumberland e le rive dei fiumi; comunque, la varietà e il pregio delle essenze, consentono un buon sviluppo all'industria del legno. L'allevamento è largamente diffuso, massime per quel che riguarda i suini (2 milioni di capi) e gli ovini (ma anche i cavalli e i bovini). Carni e lane entrano perciò in misura non trascurabile fra i prodotti del Kentucky. Le ricchezze del sottosuolo non mancano; le più notevoli sono carbone e petrolio (nelle regioni meridionali: distretti di Wayne, Allen, Floyd e Knott), ma sono presenti in più luoghi il ferro, il rame, lo zinco e l'asfalto. Fra le industrie, sviluppate soprattutto le alimentari, la distilleria (whisky), le industrie del legno e quelle dell'abbigliamento.

La popolazione è passata da 1,5 mil. di ab. nel 1860 a 2, 1 nel 1900, 2,3 nel 1910, 2,4 nel 1920 e conta attualmente (censimento 1930) 2.614.589 ab., con una densità, dunque, di 24,9 ab. per kmq. Il Kentucky è perciò al 17° posto fra gli stati della Confederazione per la popolazione assoluta, al 14° per la densità. L'elemento negro rappresenta il 12% del totale; dei nati all'estero i Tedeschi costituiscono da soli circa la metà (48%); seguono nell'ordine Irlandesi, Russi e Inglesi. La popolazione urbana sta alla rurale come i a 4. La capitale dello stato è Frankfort, sul Kentucky, piccolo centro di 11 mila ab.; la città più popolosa è Louisville, sull'Ohio (308 mila ab. nel 1930).

Storia. - Il primo uomo di razza bianca che entrò nel Kentucky fu l'esploratore francese La Salle, il quale navigando verso sud sul fiume Ohio giunse nel 1669 alle cascate dirimpetto a Louisville. Pochi anni dopo, nel 1692, Arnout Viele, di New York, stabilì relazioni tra i commercianti di Albany e gl'Indiani Shawnee del Kentucky. I Francesi confermarono il loro diritto sulla vallata dell'Ohio mandando soldati dal Canada per sopprimere gli attacchi ostili degl'indiani Chickasaws.

Il governo della Virginia, nel frattempo, concedeva diritti territoriali oltre i monti Appalachiani a compagnie e a privati. Così cominciarono ad arrivare gl'Inglesi nella parte SE. del Kentucky attraverso il Cumberland Gap nel 1750. La Compagnia dell'Ohio, organizzata per sfruttare la vallata dell'Ohio, allarmata dalle voci dell'occupazione francese, persuase il governatore della Virginia, nel 1752, a mandarvi Giorgio Washington, con un messaggio al comandante francese. La risposta ricevuta fu causa della guerra contro i Francesi.

Nel 1774 fu fondata nel Kentucky la prima colonia permanente da James Harrod e quaranta compagni, alcuni dei quali cattolici, provenienti dalla regione Monongahela. Si stabilirono dove è oggi la contea Mercer, e il luogo fu chiamato Harrodsburg. Subito dopo furono fondate altre colonie che insieme facevano parte della contea. I coloni inviavano rappresentanti alla legislatura della Virginia.

La politica della Virginia per la distribuzione di terreno incoraggiava l'immigrazione nella regione, ma i coloni si trovarono in una continua e accanita lotta con gl'Indiani che reclamavano dei diritti sul territorio. Finalmente nel 1774 gl'Indiani del nord-ovest furono sconfitti a Point Pleasant da un esercito della Virginia, e furono costretti a ritirarsi oltre il fiume Ohio. Lo stesso anno il Boone concluse un trattato con gl'Indiani Cherokees e Waraga per cui questi vendettero i loro diritti sul territorio incluso tra i fiumi Ohio e Cumberland, e all'ovest e sud del fiume Kentucky - territorio con una superficie di quasi la metà del presente stato di Kentucky.

Durante la rivoluzione la regione fu trascurata, e gli avamposti del Kentucky dovettero difendersi contro gli attacchi frequenti degl'Indiani. A causa di questo isolamento, nel maggio 1775 si fecero i primi sforzi per la formazione d'un governo statale indipendente dalla Virginia. La Virginia, quantunque rifiutasse la separazione completa, permise la formazione della contea Kentucky, separando così il nuovo territorio dalla contea Fincastle. Harrodsburg fu il capoluogo della nuova contea Kentucky, la quale aveva i proprî rappresentanti nell'assemblea legislativa della Virginia. Finalmente nel luglio 1790 si venne a un accordo, e il primo febbraio dell'anno seguente il Congresso ammise il Kentucky negli Stati Uniti a cominciare dal primo luglio del 1792.

Nel frattempo l'immigrazione aveva ricevuto un nuovo impulso. Nell'aprile 1792 si adottò la prima costituzione statale. Lexington ne fu la capitale per i primi sei mesi, ma dopo la capitale fu trasferita a Frankfort. All'inizio della guerra del 1812 il Kentucky vi partecipò con molto entusiasmo. Speculazioni bancarie e la questione della schiavitù minacciarono di dividere lo stato. Al principio della guerra civile, il Kentucky si rifiutò di prendervi parte. Il governatore Magoffin inviò al governo federale e alla Confederazione una protesta contro l'occupazione di qualunque parte dello stato, e cercò di far nominare il suo stato come mediatore tra il nord e il sud. I suoi passi furono respinti. Il Kentucky rimase ufficialmente fedele alla Confederazione, ma i suoi uomini si arruolarono parte nell'esercito dell'unione parte nell'esercito della Confederazione. Durante gli anni di prosperità che precedettero e che seguirono la guerra europea, si ebbe un rapido aumento dell'estrazione carbonifera del sud-est dello stato. Ma a causa della crisi del 1930 molte industrie sono state costrette a ridurre il lavoro.

Quantunque nelle elezioni nazionali del 1924 e del 1928 il Kentucky votasse per i candidati repubblicani, nel 1932 lo stato diede i suoi voti al democratico Roosevelt.

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