KHĀRIGITI

Enciclopedia Italiana (1933)

KHĀRIGITI (arabo al-Khawāriī, singl. Khārigī)

Giorgio Levi Della Vida

Setta islamica, sorta nel 37 èg. (657 d. C.) in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo ‛Alī intorno alla liceità di dirimere la questione circa la successione al califfato per mezzo di un arbitrato. Essi ebbero una funzione importante nella storia politica e religiosa dell'islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi ‛Abbāsidi (v. arabi: Storia), sia con lo svolgimento delle loro idee teologiche, le quali esercitarono, attraverso la polemica, un notevole influsso sullo sviluppo dogmatico (v. islamismo). Divisi in varie diramazioni, alcune con tendenze estremiste, altre più moderate, costituirono anche alcune formazioni politiche importanti (così a Tāhert e a Sigilmāsah nell'Africa settentrionale, nel sec. X, nell'Arabia orientale, nell'Africa orientale), e sopravvivono tuttavia nella diramazione degli Ibāḍiti (v.), per quanto le loro dottrine siano sensibilmente attenuate in confronto all'estremismo religioso e politico che è caratteristico del loro movimento primitivo.