Kim Dae Jung

Dizionario di Storia (2010)

Kim Dae Jung


Politico sudcoreano (Mokpo 1925-Seoul 2009). Figlio di agricoltori, durante la guerra di Corea fu fatto prigioniero dalle milizie comuniste, ma riuscì a fuggire dopo lo sbarco degli statunitensi (1950). Tornato in patria si batté per la democratizzazione del Paese e nel 1970 assunse la guida del Partito democratico, candidandosi nel 1972 per le elezioni presidenziali; ripetutamente arrestato e costretto all’esilio, continuò la sua battaglia politica e si presentò nuovamente come candidato delle forze di opposizione nelle elezioni presidenziali del 1987 e del 1992. Nel 1995 fondò il Congresso nazionale per la nuova politica (divenuto nel 2000 Partito democratico del millennio) e nel 1997 riuscì a vincere le elezioni presidenziali. Promosse quindi un processo di distensione, sia sul piano interno sia su quello internazionale, in particolare nei confronti della Corea del Nord: l’incontro a Pyongyang con il premier nordcoreano Kim Il Jong nel giugno 2000 fu la prima tappa del processo di riconciliazione tra i due Paesi. Nell’ott. ottenne come riconoscimento per l’azione svolta il premio Nobel per la pace. Nel 2003 fu sostituito alla presidenza da Roh Moo Hyun.

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